Tensioni Commerciali USA-Cina in Escalation, Crescono le Minacce per la Crescita Globale

Washington D.C. – Il panorama economico globale si sta frammentando mentre l’amministrazione Trump intensifica la sua guerra commerciale con la Cina, chiedendo alle nazioni di allinearsi esplicitamente con gli Stati Uniti o con Pechino. Questa posizione aggressiva, unita a una nuova ondata di tariffe sui beni cinesi – tra cui acciaio, alluminio e una vasta gamma di prodotti di consumo – sta inviando onde d’urto attraverso i mercati internazionali e spingendo a una significativa revisione al ribasso delle previsioni di crescita economica globale. L’Italia, nazione con profondi legami economici con entrambe le superpotenze, si trova particolarmente vulnerabile, affrontando crescenti pressioni da Washington per recidere la sua partnership in espansione con la Cina.

L’escalation del conflitto sta già influenzando le previsioni di crescita economica globale. Fitch Ratings ha recentemente declassato le sue previsioni di crescita globale a meno del 2%, con gli Stati Uniti e la Cina che affrontano tagli significativi – rispettivamente all'1,2% e a meno del 4%. Anche l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ha abbassato le sue previsioni commerciali, citando un aumento del protezionismo e dell’incertezza geopolitica. Crescono le preoccupazioni sull’inflazione – prevista raggiungere il 4% negli Stati Uniti – e un significativo calo degli investimenti esteri a causa della volatilità del mercato. “Le tariffe sono uno strumento contundente”, afferma la dottoressa Eleanor Vance, economista senior presso il Peterson Institute for International Economics. “Sebbene possano offrire benefici a breve termine a determinate industrie nazionali, i costi a lungo termine per l’economia globale sono sostanziali.”

Gli Stati Uniti, guidati dal Segretario al Tesoro Scott Bessent, mirano a isolare economicamente la Cina facendo pressione su oltre 70 paesi affinché limitino il commercio e gli investimenti con Pechino. Questa strategia si basa sull’offerta di barriere commerciali ridotte alle nazioni disposte a cooperare, creando di fatto un sistema di accordi commerciali preferenziali. Tuttavia, i critici sostengono che questo approccio rischia di frammentare il sistema commerciale globale e minare i principi del libero scambio.

L’Italia nel Mirino

L’Italia è particolarmente esposta. Avendo recentemente rinnovato la sua partnership strategica con Pechino – inclusi investimenti significativi in infrastrutture, come l’espansione del porto di Genova (del valore di oltre 2 miliardi di dollari) e settori tecnologici come l’infrastruttura 5G – Roma sta ora affrontando intense pressioni da Washington per schierarsi. Gli Stati Uniti chiedono, a quanto riferito, all’Italia di limitare i suoi legami economici con la Cina, minacciando potenziali restrizioni commerciali in caso di mancata conformità. “L’Italia si trova in una posizione molto difficile”, spiega Marco Bellini, avvocato specializzato in diritto commerciale con particolare attenzione alle relazioni USA-Cina. “Ha beneficiato significativamente degli investimenti cinesi, ma dipende anche fortemente dalle sue relazioni commerciali con gli Stati Uniti. Una decisione di allinearsi con un lato inevitabilmente comporterà un costo.” Hong Kong ha già annunciato la sospensione di tutte le spedizioni verso gli Stati Uniti in risposta all’escalation delle tariffe, una mossa che potrebbe ulteriormente interrompere le catene di approvvigionamento globali e influire sulle imprese italiane che dipendono dal transito nella regione.

La Cina Rafforza le Alleanze Alternative

Mentre Pechino ha segnalato la sua disponibilità a negoziare, i funzionari cinesi insistono sul fatto che gli Stati Uniti devono cessare le loro “tattiche di pressione estrema” e impegnarsi in un dialogo basato sull’uguaglianza, il rispetto e il beneficio reciproco. Nel frattempo, la Cina sta attivamente rafforzando i suoi legami economici con altre nazioni, in particolare all’interno dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN). Il paese invita a un’ulteriore integrazione dell’area di libero scambio Cina-ASEAN, offrendo un blocco economico alternativo per contrastare l’influenza statunitense. Il crescente mercato dei consumatori dell’ASEAN e le abbondanti risorse naturali ne fanno un partner attraente per la Cina, offrendo un percorso per diversificare le sue relazioni commerciali e ridurre la sua dipendenza dai mercati occidentali.

Un’Economia Globale Frantumata

L’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina rappresenta una minaccia significativa per il futuro del commercio globale. L’ascesa del protezionismo e la frammentazione dell’ordine economico internazionale potrebbero portare a un periodo prolungato di incertezza e instabilità. La situazione attuale sottolinea la necessità di una maggiore cooperazione internazionale e di un impegno per il multilateralismo. Resta da vedere se Stati Uniti e Cina saranno in grado di trovare un modo per de-escalare il conflitto e ripristinare un rapporto commerciale più stabile. I prossimi mesi saranno fondamentali per determinare il destino dell’economia globale.