TAC e il Rischio di Cancro: Uno Studio UCSF Rileva un Legame nel 5% dei Casi, Bambini e Adulti di Mezza Età i Più Vulnerabili
San Francisco, California – 14 aprile 2025 – Un nuovo studio dell’Università della California di San Francisco (UCSF) stima che circa il 5% di tutti i casi di cancro annuali possa essere attribuito all’esposizione alle radiazioni delle TAC, sollevando preoccupazioni sul rischio cumulativo associato a questo strumento diagnostico sempre più diffuso.
San Francisco, CA – Mentre le TAC rimangono uno strumento vitale per la diagnosi e il trattamento di una vasta gamma di condizioni mediche, un rivoluzionario studio pubblicato questa settimana rivela un potenziale legame significativo tra l’esposizione alle radiazioni di questi esami e lo sviluppo del cancro. I ricercatori dell’UCSF stimano che circa 103.000 futuri casi di cancro potrebbero essere collegati alle TAC eseguite nel 2023, rappresentando circa il 5% di tutte le diagnosi annuali di cancro. Lo studio, pubblicato su JAMA Internal Medicine, evidenzia una particolare vulnerabilità tra i bambini e gli adulti tra i 50 e i 59 anni.
L’Aumento dell’Uso delle TAC e i Rischi Associati
Il numero di TAC eseguite è aumentato del 35% dal 2007, grazie ai progressi nell’imaging medico e alle maggiori capacità diagnostiche. Sebbene ciò abbia indubbiamente migliorato i risultati sanitari, ha anche amplificato il potenziale di tumori indotti dalle radiazioni. Le TAC utilizzano i raggi X per creare immagini dettagliate delle strutture interne del corpo. Sebbene la dose di radiazioni da una singola scansione sia relativamente bassa, l’effetto cumulativo di più scansioni nel corso della vita può aumentare il rischio di cancro.
“È un equilibrio delicato”, spiega la dottoressa Emily Carter, autrice principale dello studio UCSF. “Le TAC sono incredibilmente preziose per la rilevazione di condizioni che mettono a rischio la vita, ma dobbiamo essere consapevoli dei potenziali rischi a lungo termine, soprattutto con la crescente frequenza del loro utilizzo.”
Chi è Più a Rischio?
Lo studio UCSF ha identificato specifici gruppi demografici come particolarmente vulnerabili al cancro legato alle radiazioni delle TAC. Gli adulti tra i 50 e i 59 anni dovrebbero sperimentare il maggior numero di casi di cancro attribuibili a questi esami. Tuttavia, la ricerca ha rivelato un rischio significativamente più elevato per i bambini, in particolare quelli sottoposti a scansioni prima del compimento di un anno. I bambini sono più suscettibili agli effetti delle radiazioni a causa dei loro tessuti in rapido sviluppo e della maggiore aspettativa di vita, il che significa che hanno più tempo per sviluppare il cancro. Lo studio stima che i bambini sottoposti a scansioni in giovane età affrontano un rischio dieci volte superiore rispetto ad altri gruppi di età.
Il cancro ai polmoni e al colon sono i tipi di cancro più frequentemente previsti collegati all’esposizione alle radiazioni delle TAC. Le TAC addominali e pelviche, che forniscono una dose di radiazioni più elevata agli organi sensibili, rappresentano il rischio maggiore.
Pareri di Esperti e Considerazioni
Sebbene lo studio UCSF fornisca preziose informazioni, gli esperti sottolineano la necessità di un’attenta interpretazione dei risultati. “La modellazione del rischio da radiazioni e la stima dell’incidenza del cancro sono intrinsecamente complesse”, osserva il dottor David Lee, radiologo non coinvolto nello studio. “C’è sempre un certo grado di incertezza.”
Nonostante questa incertezza, gli esperti concordano sul fatto che lo studio sottolinea l’importanza di un uso giudizioso delle TAC. L’aumento stimato del rischio di cancro per tutta la vita per scansione è relativamente piccolo – circa lo 0,1% – ma l’effetto cumulativo su una vasta popolazione è significativo.
“Non stiamo suggerendo che le persone evitino le scansioni necessarie”, chiarisce il dottor Lee. “Ma i fornitori di assistenza sanitaria dovrebbero valutare attentamente la necessità di ogni scansione e considerare opzioni di imaging alternative, come ecografie e risonanze magnetiche, quando appropriato.”
Raccomandazioni e Prospettive Future
Lo studio UCSF ha portato a richieste di un approccio multifattoriale per mitigare i rischi associati alle radiazioni delle TAC. Le principali raccomandazioni includono:
- Riduzione delle Scansioni Non Necessarie: I fornitori di assistenza sanitaria dovrebbero aderire alle linee guida stabilite ed evitare di ordinare TAC per condizioni lievi o quando sono disponibili opzioni di imaging alternative.
- Ottimizzazione delle Dosi di Radiazioni: L’implementazione di protocolli per ridurre al minimo l’esposizione alle radiazioni durante le TAC, mantenendo al contempo la qualità dell’immagine diagnostica, è fondamentale. Ciò include l’utilizzo della dose di radiazioni più bassa possibile per ottenere immagini chiare.
- Educazione del Paziente: Informare i pazienti sui potenziali rischi e benefici delle TAC e coinvolgerli nel processo decisionale è essenziale.
- Ulteriori Ricerche: Sono necessarie ulteriori ricerche per perfezionare i modelli di rischio da radiazioni e sviluppare strategie per ridurre al minimo il rischio di cancro associato all’imaging medico.
Lo studio UCSF serve come un promemoria critico che, sebbene l’imaging medico sia un potente strumento per migliorare l’assistenza sanitaria, è essenziale soppesare i benefici rispetto ai potenziali rischi e dare priorità alla sicurezza del paziente. Con il progresso della tecnologia e il perfezionamento delle tecniche di imaging, la ricerca continua e l’attenta considerazione dell’esposizione alle radiazioni saranno fondamentali.
