Stellantis e PSA sotto processo per airbag Takata difettosi nei veicoli Citroen

Torino, Italia – Un tribunale di Torino ha approvato una class action contro Stellantis e PSA (Peugeot Société Anonyme) riguardante gli airbag Takata difettosi montati su circa 179.000 veicoli Citroen C3 e DS3. Le associazioni dei consumatori chiedono 285 milioni di euro di risarcimento danni, sostenendo che gli airbag difettosi rappresentano un rischio significativo per la sicurezza dei proprietari dei veicoli. I proprietari interessati hanno ora 150 giorni per aderire alla class action.

La portata del problema

La class action si concentra sugli airbag Takata che si deteriorano nel tempo, in particolare in ambienti umidi. Questo deterioramento può causare la rottura degli infiattori degli airbag durante l’attivazione, potenzialmente inviando frammenti metallici all’interno dell’abitacolo del veicolo. Questi frammenti possono causare lesioni gravi o addirittura la morte degli occupanti del veicolo. Lo scandalo degli airbag Takata è uno dei più grandi richiami automobilistici della storia, che ha interessato milioni di veicoli in tutto il mondo.

I veicoli specifici interessati dalla class action sono i modelli Citroen C3 e DS3 prodotti tra il 2009 e il 2014. Le associazioni dei consumatori sostengono che Stellantis e PSA erano a conoscenza dei potenziali difetti degli airbag Takata, ma non hanno adeguatamente affrontato il problema o avvertito i proprietari dei veicoli dei rischi.

Dettagli della class action

L’azione legale è guidata da diverse importanti associazioni di consumatori italiane, tra cui Altroconsumo e Codacons. Affermano che le aziende sono state negligenti nel loro dovere di garantire la sicurezza dei propri clienti. I 285 milioni di euro richiesti rappresentano un risarcimento per i potenziali danni subiti dai proprietari dei veicoli, compresi i costi di riparazione, la diminuzione del valore del veicolo e le potenziali richieste di risarcimento per lesioni personali.

“Questa è una vittoria significativa per i diritti dei consumatori”, ha dichiarato un rappresentante di Altroconsumo. “Per troppo tempo, i produttori di veicoli sono stati in grado di evitare la responsabilità per parti difettose che mettono a rischio conducenti e passeggeri. Questa class action invia un chiaro messaggio che saranno ritenuti responsabili.”

Aderire alla class action: una finestra di 150 giorni

I proprietari di veicoli interessati hanno 150 giorni dalla data di approvazione del tribunale per aderire alla class action. Il processo prevede la presentazione di documenti che provino la proprietà di un veicolo interessato durante il periodo rilevante. Le associazioni dei consumatori forniscono indicazioni e assistenza ai proprietari di veicoli che desiderano partecipare.

“Invitiamo tutti i proprietari di Citroen C3 e DS3 interessati ad aderire alla class action”, ha affermato un portavoce del Codacons. “Questa è un’opportunità per ottenere un risarcimento per i potenziali rischi a cui sono stati esposti e per ritenere i produttori responsabili delle loro azioni.”

Le informazioni su come aderire alla class action sono disponibili sui siti web di Altroconsumo e Codacons, nonché tramite rappresentanti legali designati. I proprietari di veicoli dovranno fornire la prova della proprietà, come i documenti di immatricolazione del veicolo, e potrebbero essere tenuti a fornire ulteriori informazioni come parte del processo di richiesta.

La risposta di Stellantis e PSA

Stellantis e PSA non hanno ancora rilasciato una dichiarazione pubblica completa in merito alla class action. Tuttavia, fonti all’interno delle aziende indicano che stanno esaminando la decisione del tribunale e preparando una difesa legale. Si prevede che sosterranno di aver adottato misure appropriate per affrontare il problema degli airbag Takata e di aver rispettato tutte le normative di sicurezza pertinenti.

Le aziende hanno in precedenza condotto richiami di veicoli interessati dal difetto degli airbag Takata, offrendo la sostituzione gratuita degli airbag difettosi. Tuttavia, le associazioni dei consumatori sostengono che questi richiami sono stati insufficienti e che molti proprietari di veicoli non sono a conoscenza dei rischi o non hanno ancora fatto sostituire i loro airbag.

Le implicazioni più ampie della class action

Questa class action fa parte di una crescente tendenza di contestazioni legali contro i produttori di automobili per difetti di sicurezza. Lo scandalo degli airbag Takata ha sensibilizzato l’opinione pubblica sui potenziali rischi associati a parti difettose e ha dato ai consumatori la possibilità di chiedere conto ai produttori.

Gli esperti legali prevedono che questa class action potrebbe creare un precedente per future azioni legali collettive contro le aziende automobilistiche. Se le associazioni dei consumatori avranno successo nell’ottenere un risarcimento danni, ciò potrebbe incoraggiare altri proprietari di veicoli a intraprendere azioni legali contro i produttori per difetti di sicurezza.

Cosa devono fare i proprietari di veicoli interessati

Si consiglia ai proprietari di Citroen C3 e DS3 prodotti tra il 2009 e il 2014 di adottare le seguenti misure:

  • Verificare se il proprio veicolo è interessato: Visitare i siti web di Altroconsumo o Codacons per determinare se il proprio veicolo è incluso nella class action.
  • Aderire alla class action: Se il proprio veicolo è interessato, seguire le istruzioni fornite dalle associazioni dei consumatori per aderire alla class action entro il termine di 150 giorni.
  • Verificare i richiami: Verificare se il proprio veicolo è stato soggetto a un richiamo relativo al difetto degli airbag Takata.
  • Contattare un concessionario: Se il proprio veicolo non è stato richiamato o se non si è sicuri dello stato dei propri airbag, contattare un concessionario Stellantis o PSA per assistenza.
  • Dare priorità alla sicurezza: Se si è preoccupati per la sicurezza dei propri airbag, prendere in considerazione la possibilità di farli ispezionare e sostituire da un meccanico qualificato.

Il futuro della contenziosa sulla sicurezza automobilistica

L’esito di questa class action avrà implicazioni significative per l’industria automobilistica e il futuro della contenziosa sulla sicurezza automobilistica. Metterà alla prova i limiti legali della responsabilità del produttore e potrebbe aprire la strada a normative di sicurezza più rigorose. Man mano che i veicoli diventano sempre più complessi e dipendenti dalla tecnologia, il potenziale di difetti di sicurezza continuerà a crescere. Rendere i produttori responsabili di questi difetti sarà fondamentale per garantire la sicurezza di conducenti e passeggeri.