Scicli inaugura una nuova era per l’arte contemporanea con l’inaugurazione del Macc e la retrospettiva dedicata a Emilio Isgrò

Un ex convento restaurato ospiterà una grande retrospettiva dell’artista siciliano Emilio Isgrò, segnando un momento culturale significativo per la città.

Scicli, Sicilia – 13 aprile 2025 – La città di Scicli si appresta a diventare una nuova meta per l’arte contemporanea con l’inaugurazione del suo Museo d’Arte Contemporanea (Macc) il 5 maggio 2025. Ospitato all’interno del magnificamente restaurato ex convento del Carmine, il Macc aprirà le sue porte con una grande retrospettiva delle opere del rinomato artista siciliano Emilio Isgrò, intitolata “L’Opera delle formiche”. La mostra, che si protrarrà fino al 3 novembre 2025, promette di essere un evento fondamentale per la città e una celebrazione del talento artistico siciliano.

Uno spazio storico rinato

Il restauro dell’ex convento del Carmine è stato un’impresa significativa, finanziata dalla legislazione post-terremoto del 1990 e da una recente sovvenzione del Ministero della Cultura. A seguito del devastante terremoto del 1990 che ha colpito la regione, la legislazione mirava a rivitalizzare i siti del patrimonio culturale in tutta la Sicilia. Il progetto ha trasformato l’edificio storico in uno spazio moderno e dinamico capace di ospitare arte contemporanea preservando al contempo il suo patrimonio architettonico. Il Macc mira a creare un’esperienza culturale unica fondendo passato e presente, offrendo ai visitatori un dialogo avvincente tra storia e innovazione artistica.

“L’Opera delle formiche”: una retrospettiva della visione di Isgrò

“L’Opera delle formiche” presenterà una panoramica completa del percorso artistico di Emilio Isgrò, che abbraccia oltre sei decenni, dagli anni ‘60 ad oggi. La mostra presenterà una collezione diversificata di opere, provenienti da collezioni private e istituzionali, tra cui quelle di Gallerie d’Italia-Intesa Sanpaolo, che presteranno opere chiave per l’esposizione. Un punto culminante sarà un’installazione su larga scala appositamente progettata per il corridoio centrale del museo, promettendo un’esperienza immersiva per i visitatori. La firma “Cancellatura” di Isgrò – un processo di cancellazione sistematica di testi e immagini – sarà in primo piano, esplorando i temi della memoria, dell’assenza e della decostruzione del significato. Sarà presente anche un’opera toccante, “Non schiacciatemi per favore”, che riflette i temi ricorrenti di fragilità e gentilezza di Isgrò.

Emilio Isgrò: un maestro siciliano

Emilio Isgrò è una figura molto rispettata nel mondo dell’arte italiana, celebrato per il suo approccio innovativo e la sua tecnica di “Cancellatura”. Nato nel 1938, Isgrò si è inizialmente fatto conoscere come poeta prima di passare alle arti visive, dove ha rapidamente guadagnato riconoscimenti per il suo stile unico. La mostra ripercorrerà l’evoluzione della sua visione artistica, dalle sue prime esplorazioni nella poesia ai suoi successi successivi come artista visivo. “L’Opera delle formiche” offre un’opportunità unica per approfondire la mente di un maestro e apprezzare la profondità e la complessità del suo lavoro.

Supporto all’esposizione e vivacità locale

Accompagna l’esposizione un catalogo completo pubblicato da Allemandi Editore. Il catalogo presenta testi approfonditi dei curatori Marco Bazzini e Bruno Corà, nonché contributi dello stesso artista e immagini straordinarie dell’installazione espositiva. L’inaugurazione del Macc coincide con un periodo di vivace attività culturale e sportiva a Scicli, tra cui le celebrazioni della Settimana Santa e una serie di concerti di musica da camera. Il locale Circolo Sociale di Scicli è inoltre attivamente impegnato nella pallamano, contribuendo all’atmosfera dinamica della città.

“Siamo entusiasti di aprire finalmente le porte del Macc e condividere con il pubblico l’incredibile lavoro di Emilio Isgrò”, afferma la Direttrice del Museo, Dott.ssa Sofia Rossi. “Questa è un’occasione memorabile per Scicli e crediamo che il museo diventerà un importante centro culturale per la regione”.

L’apertura del Macc e l’esposizione delle opere di Isgrò rappresentano un investimento significativo nel futuro culturale di Scicli, posizionando la città come una destinazione in crescita per gli amanti dell’arte e una testimonianza del potere duraturo della creatività siciliana.