Scicli inaugura il MACC con una grande retrospettiva su Emilio Isgrò: “L’Opera delle Formiche”

Scicli, 5 maggio 2025 – Si apre oggi, nella splendida cornice dell’ex convento del Carmine, il Museo d’Arte Contemporanea del Carmine (MACC), un nuovo polo culturale destinato a rivitalizzare il tessuto artistico siciliano. L’inaugurazione è segnata da una vasta retrospettiva dedicata all’acclamato artista italiano Emilio Isgrò, intitolata “L’Opera delle Formiche”, che rimarrà aperta al pubblico dal 6 maggio al 3 novembre 2025.

Ristrutturazione e Valorizzazione del Patrimonio

Il MACC è ospitato nell’antico ex convento del Carmine, un edificio storico che ha subito un’accurata e meticolosa opera di restauro. Finanziato grazie ai fondi derivanti dalle leggi di ricostruzione post-terremoto del 1990 e dal Ministero della Cultura, il progetto è stato guidato dall’architetto Giulia Rossi. L’intervento ha saputo preservare elementi originali di grande pregio, come gli affreschi del XVIII secolo nel chiostro e la corte barocca, integrando al contempo soluzioni di design sostenibile, quali sistemi di raccolta dell’acqua piovana e pannelli solari. L’obiettivo è stato quello di creare un dialogo armonioso tra la conservazione del patrimonio storico e una visione contemporanea, offrendo uno spazio unico e stimolante per l’espressione artistica.

“L’Opera delle Formiche”: Un Percorso Artistico Sessantennale

La mostra offre un’ampia panoramica della carriera artistica di Isgrò, che abbraccia oltre sessant’anni, dagli anni ’60 fino alle sue più recenti esplorazioni. Al centro dell’esposizione si pone la sua tecnica distintiva, la “Cancellatura”, e la sua evoluzione nel tempo. Influenzato dalle correnti dell’Arte Povera e dell’Arte Concettuale, Isgrò ha sviluppato questo processo unico di cancellazione sistematica di immagini e testi, creando composizioni stratificate e suggestive che invitano lo spettatore a riflettere sulla natura della rappresentazione e del significato.

Un elemento centrale della mostra è un’imponente installazione immersiva intitolata “L’Opera delle Formiche”, appositamente concepita per il corridoio centrale del museo. Quest’ambiziosa opera si estende oltre le mura del museo, proiettando testi cancellati sulle facciate degli edifici storici della città ogni sera, simboleggiando l’industriosità, la comunità e una Sicilia proiettata verso l’integrazione europea. La mostra presenta oltre 80 dipinti, sculture, installazioni e opere video, offrendo una visione completa della visione artistica di Isgrò.

Temi Chiave e Visione Artistica

Isgrò intende le “formiche” come una rottura con l’immaginario siciliano tradizionale, spesso associato a temi di fatalismo e passività. Le vede come simboli di impegno collettivo e di un’adesione proattiva a un’identità europea. L’artista considera “L’Opera delle Formiche” un contributo a un mondo turbolento, offrendo un messaggio di laboriosità, comunità e resilienza.

La mostra include anche la reinstallazione di “Non uccidere”, un’opera originariamente realizzata con l’architetto Mario Botta, che rappresenta principi universali di pacifica convivenza. L’opera di Isgrò esplora costantemente temi di memoria, identità e giustizia sociale, invitando lo spettatore a riflettere sulla complessità della condizione umana.

Collaborazioni e Sponsorizzazioni

La mostra è organizzata in collaborazione con l’Archivio Emilio Isgrò e presenta opere provenienti da diverse collezioni private e istituzionali, tra cui Gallerie d’Italia – Intesa Sanpaolo. L’evento è generosamente sponsorizzato da Fondazione Amplifon, in linea con il suo impegno a promuovere la gentilezza e la responsabilità sociale come principi fondamentali. Questo sostegno sottolinea l’importanza della collaborazione nel promuovere iniziative culturali e arricchire il panorama artistico.

Pubblicazione del Catalogo

Un catalogo completo sarà pubblicato da Allemandi Editore, con saggi di esperti come Professor Elena Lombardi e Dr. Marco Bellini, oltre a riflessioni dell’artista sul suo lavoro e immagini di alta qualità dell’installazione della mostra. Il catalogo sarà presentato durante una serie di eventi culturali che si terranno al MACC nei prossimi mesi.

Importanza e Impatto

L’apertura del MACC e la retrospettiva su Isgrò segnano un momento significativo per Scicli e l’intera scena artistica siciliana. Il museo ambisce a diventare un nuovo centro per l’arte contemporanea, attirando appassionati d’arte, studiosi e turisti da tutto il mondo, e consolidando la posizione di Scicli come un polo artistico emergente in Sicilia. La mostra rafforza la posizione di Scicli come un polo artistico emergente in Sicilia, fondendo memoria storica, architettura e visione contemporanea.