Roma sotto esame: indagini della Guardia di Finanza su un rally pro-Europa da 350.000 euro

Guardia di Finanza e Corte dei Conti esaminano l’organizzazione e i finanziamenti dell’evento a seguito di denunce di possibile utilizzo improprio di fondi pubblici.

Roma, Italia – 11 aprile 2025 – La Guardia di Finanza e la Corte dei Conti stanno attualmente indagando sui costi associati a un rally pro-Europa tenutosi a Roma il 15 marzo. L’indagine, iniziata questa settimana con l’acquisizione della documentazione pertinente dal Campidoglio, è stata innescata da denunce di partiti di opposizione che sostengono che la spesa di 350.000 euro per l’evento potrebbe essere stata allocata in modo improprio. L’inchiesta si concentra sul fatto che il rally costituisca un legittimo evento istituzionale o una manifestazione politica mascherata finanziata con denaro pubblico. La Guardia di Finanza è un’unità specializzata della polizia italiana responsabile delle indagini sui reati finanziari, mentre la Corte dei Conti è la suprema istituzione di controllo del bilancio dello Stato.

Rally solleva polemiche, l’opposizione chiede trasparenza

Il rally, inteso a dimostrare sostegno all’integrazione europea, ha suscitato immediate critiche da parte degli oppositori politici, tra cui Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Questi partiti hanno espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza nell’organizzazione e nel finanziamento dell’evento, mettendo in discussione la giustificazione dell’utilizzo di fondi pubblici per quella che percepiscono come una dimostrazione politica partigiana. L’opposizione sostiene che il rally sia stato principalmente un evento politico travestito da istituzionale e che l’utilizzo di fondi pubblici sia quindi stato inappropriato. Sottolineano l’assenza di una chiara giustificazione di interesse pubblico per l’evento.

“Siamo soddisfatti che l’indagine stia procedendo”, ha dichiarato il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia. “È fondamentale determinare se si siano verificate irregolarità e ritenere responsabili i colpevoli.”

Le denunce si concentrano sul fatto che l’evento sia stato organizzato da Zetema, una società municipale romana, attraverso incarichi diretti, bypassando una regolare procedura di gara d’appalto. I critici sostengono che questa mancanza di concorrenza sollevi interrogativi sull’equità e l’efficienza della spesa. Zetema ha giustificato la decisione citando vincoli di tempo, una motivazione contestata dall’opposizione. Zetema è una società comunale responsabile dell’organizzazione di eventi culturali e sportivi a Roma. In passato è stata criticata per la sua mancanza di trasparenza e per i suoi stretti legami con l’amministrazione comunale.

Indagine si concentra su Zetema e incarichi diretti

La Corte dei Conti, guidata dal procuratore regionale Paolo Rebecchi, sta concentrando la sua indagine sulla verifica della trasparenza finanziaria di Zetema e sulla giustificazione degli incarichi diretti. Gli investigatori stanno esaminando meticolosamente la documentazione relativa all’organizzazione dell’evento, compresi contratti, fatture e giustificazioni per l’assenza di una gara d’appalto. Secondo quanto dichiarato dalla Corte dei Conti, gli investigatori stanno cercando di determinare se Zetema abbia seguito le corrette procedure nell’assegnazione del contratto e se la spesa sia stata giustificata.

La Guardia di Finanza sta assistendo nelle fasi iniziali dell’inchiesta, raccogliendo prove e supportando la Corte dei Conti nella sua verifica finanziaria. L’obiettivo principale è determinare se la spesa abbia rispettato tutte le normative vigenti e se i fondi pubblici siano stati utilizzati in modo appropriato.

Parallelismi con casi passati e confronto con Bologna

L’attuale indagine richiama alla memoria precedenti controlli sui finanziamenti pubblici per eventi politici, sottolineando l’importanza della trasparenza e della responsabilità nella spesa pubblica. Gli esperti sottolineano la necessità di linee guida chiare e di un controllo rigoroso per prevenire l’uso improprio dei fondi dei contribuenti.

I critici hanno anche fatto un confronto con un simile rally tenutosi a Bologna, che è stato interamente finanziato con fondi privati. Questo paragone sottolinea i dubbi sulla decisione di utilizzare fondi pubblici per il rally romano, alimentando accuse di parzialità politica.

Ex Sindaco solleva preoccupazioni sulla conformità

Virginia Raggi, ex Sindaco di Roma, è intervenuta anche sulla controversia, esprimendo preoccupazioni per la conformità alle normative in materia di spese e per l’assenza di una formale decisione che riconosca l’interesse pubblico dell’evento. I suoi commenti suggeriscono che l’attuale amministrazione potrebbe non aver adeguatamente giustificato la spesa.

“È essenziale garantire che tutti i fondi pubblici siano spesi in modo responsabile e nel rispetto della legge”, ha dichiarato Raggi. “La mancanza di una chiara giustificazione per questo evento solleva seri interrogativi.”

Indagine in corso e potenziali implicazioni

L’indagine è in corso e resta da vedere se verranno accertate irregolarità. Tuttavia, l’inchiesta ha già innescato un dibattito politico sull’uso di fondi pubblici per eventi politici e sulla necessità di una maggiore trasparenza nella spesa pubblica. Un portavoce dell’attuale amministrazione ha difeso la decisione di finanziare il rally, affermando che si è trattato di un’importante dimostrazione di sostegno all’integrazione europea e che tutte le spese sono state adeguatamente documentate.

Se l’indagine rivelerà prove di uso improprio dei fondi o di procedure irregolari, ciò potrebbe portare ad azioni legali contro i responsabili e danneggiare la reputazione dell’attuale amministrazione. L’esito dell’indagine avrà probabilmente implicazioni significative per il futuro dei finanziamenti pubblici per eventi politici a Roma e oltre.

La Guardia di Finanza e la Corte dei Conti dovrebbero pubblicare i loro risultati nelle prossime settimane, fornendo una valutazione completa dei costi associati al rally del 15 marzo e dell’appropriatezza della spesa. L’opinione pubblica seguirà da vicino gli sviluppi, desiderosa di conoscere la verità su come sono stati spesi i loro soldi.