Roma, Italia – Un nuovo round di negoziati indiretti tra Stati Uniti e Iran, mediati dall’Oman, è in programma a Roma questo sabato. I colloqui mirano ad affrontare il programma nucleare iraniano ed esplorare potenziali alleggerimenti delle sanzioni, sulla base di una prima tornata di discussioni tenutesi a Muscat all’inizio di questo mese. Questo rinnovato sforzo diplomatico giunge in un momento di crescenti tensioni regionali e di tentativi bloccati per rilanciare l’accordo nucleare del 2015, formalmente noto come Piano d’azione globale congiunto (JCPOA).

Una Delicata Danza Diplomatica

I colloqui di Muscat, confermati da funzionari statunitensi e omaniti, sono stati descritti come “positivi” e “costruttivi”, anche se non sono stati segnalati progressi significativi. L’imminente incontro di Roma rappresenta un cruciale seguito, offrendo una piattaforma per un ulteriore impegno e una potenziale via d’uscita verso la de-escalation. L’Oman ha a lungo svolto un ruolo vitale come intermediario tra Washington e Teheran, mantenendo canali di comunicazione anche durante periodi di intensa ostilità.

“Il ruolo costante dell’Oman come facilitatore è prezioso”, ha affermato un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano, parlando in forma anonima. “Hanno un rapporto di fiducia con entrambe le parti, il che consente discussioni franche e aperte.”

I negoziati saranno indiretti, il che significa che i rappresentanti statunitensi e iraniani non saranno nella stessa stanza. Invece, i diplomatici omaniti faranno la spola tra le due delegazioni, trasmettendo messaggi e proposte. Questo formato, sebbene macchinoso, è visto come un necessario compromesso data la mancanza di relazioni diplomatiche dirette tra Washington e Teheran.

Questioni Chiave sul Tappeto

Il fulcro dei colloqui di Roma sarà affrontare l’impasse che circonda il JCPOA. L’accordo del 2015, che limitava il programma nucleare iraniano in cambio di un allentamento delle sanzioni, è stato abbandonato dagli Stati Uniti nel 2018 sotto l’amministrazione Trump. Da allora, l’Iran ha gradualmente fatto marcia indietro sui suoi impegni ai sensi dell’accordo, arricchendo l’uranio a livelli più elevati e installando centrifughe avanzate.

L’amministrazione Biden ha espresso la volontà di aderire nuovamente al JCPOA, ma solo se l’Iran tornerà a rispettare pienamente i suoi obblighi. L’Iran, tuttavia, insiste sul fatto che gli Stati Uniti debbano prima revocare tutte le sanzioni imposte dall’amministrazione Trump, comprese quelle non correlate al programma nucleare.

“Ci sono differenze significative nelle posizioni”, ha ammesso un diplomatico europeo coinvolto negli sforzi per rilanciare il JCPOA. “Colmare queste lacune richiederà flessibilità e compromessi da entrambe le parti.”

Oltre alla questione nucleare, si prevede che verranno discussi altri argomenti, tra cui le attività regionali dell’Iran, il programma missilistico balistico e la detenzione di cittadini americani in Iran.

Implicazioni Regionali

L’esito dei colloqui di Roma potrebbe avere implicazioni significative per la stabilità regionale. Un JCPOA rilanciato potrebbe contribuire a ridurre le tensioni in Medio Oriente, a ridurre il rischio di conflitti militari e a creare opportunità per una maggiore cooperazione su questioni quali la lotta al terrorismo e la sicurezza marittima.

Tuttavia, se i colloqui dovessero fallire, la situazione potrebbe deteriorarsi ulteriormente, portando potenzialmente a una nuova escalation delle tensioni e a una rinnovata corsa agli armamenti nella regione.

“Le poste in gioco sono molto alte”, ha affermato un analista mediorientale. “Un fallimento nel raggiungere una soluzione diplomatica potrebbe avere conseguenze catastrofiche.”

Sfide e Ostacoli

Nonostante il rinnovato sforzo diplomatico, rimangono numerose sfide e ostacoli.

Un importante ostacolo è la situazione politica sia negli Stati Uniti che in Iran. Negli Stati Uniti, l’amministrazione Biden deve affrontare l’opposizione dei repubblicani che sono scettici nei confronti del JCPOA e chiedono una linea più dura nei confronti dell’Iran. In Iran, i falchi che si oppongono a qualsiasi concessione all’Occidente stanno guadagnando influenza.

Un’altra sfida è la questione della verifica. Gli Stati Uniti e i suoi alleati vogliono garantire che l’Iran rispetti pienamente qualsiasi accordo e chiedono robusti meccanismi di monitoraggio e ispezione. L’Iran, tuttavia, è diffidente nel consentire ispezioni intrusive, temendo che possano essere utilizzate per raccogliere informazioni per scopi politici.

Il Ruolo degli Alleati Europei

Gli alleati europei, tra cui Regno Unito, Francia e Germania, stanno svolgendo un ruolo cruciale negli sforzi per rilanciare il JCPOA. Stanno lavorando a stretto contatto con gli Stati Uniti e l’Iran per trovare una soluzione di compromesso e stanno fornendo sostegno diplomatico ai negoziati.

“Ci impegniamo a trovare una soluzione diplomatica alla questione nucleare iraniana”, ha affermato un diplomatico europeo. “Riteniamo che un JCPOA rilanciato sia nel migliore interesse di tutte le parti.”

Prospettive Future

I colloqui di Roma rappresentano un’opportunità critica per rilanciare il JCPOA e ridurre le tensioni in Medio Oriente. Tuttavia, il percorso da seguire è pieno di sfide e ostacoli.

Se i negoziati avranno successo resta da vedere. Ma una cosa è certa: le poste in gioco sono alte e il mondo osserva attentamente. L’esito di questi colloqui potrebbe plasmare il futuro della regione per gli anni a venire. La comunità internazionale spera che entrambe le parti affrontino i negoziati con uno spirito di compromesso e con la volontà di trovare una risoluzione pacifica della questione nucleare iraniana.