Indignazione in Liguria: Rimossa la Tomba di un Partigiano a Pochi Giorni dall’Anniversario della Liberazione

Un Atto Controverso Suscita la Condanna dell’ANPI Nazionale

Cichero, Liguria – La rimozione della lapide di Federico Beronio, celebre partigiano noto come “Zatta”, dal cimitero locale ha scatenato un’ondata di indignazione in Italia. L’atto, compiuto dalla giunta comunale di centro-destra di San Colombano Certenoli con mezzi meccanici pesanti il 13 aprile 2025, è avvenuto a pochi giorni dall’80° anniversario della Liberazione (25 aprile) e durante la visita del Presidente Sergio Mattarella a Genova per le commemorazioni. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) ha veementemente condannato la rimozione come un oltraggio irrispettoso alla memoria della Resistenza e un tradimento dell’eredità di Beronio.

Federico Beronio, nato nel 1926, fu una figura chiave come vicecomandante della divisione Garibaldina a Cichero durante la Seconda Guerra Mondiale. Richiese specificamente di essere sepolto a Cichero, luogo profondamente legato alla sua giovinezza e al suo incrollabile impegno nella lotta per la libertà. La sua tomba era contrassegnata da una pietra di granito unica proveniente da una cava locale, simbolo delle sue radici e della sua dedizione. Il cimitero di Cichero riveste un significato storico come simbolo della Resistenza in Liguria, regione che vide intensi combattimenti tra partigiani e forze tedesche.

La rimozione ha suscitato l’indignazione dell’ANPI, che ha descritto l’atto come un “atto irrispettoso” e uno “schiaffo” ai valori della Resistenza. “Non si tratta solo di una lapide; si tratta di cancellare un pezzo della nostra storia e di mancare di rispetto ai sacrifici compiuti da coloro che hanno combattuto per la nostra democrazia”, ha dichiarato un portavoce dell’ANPI. La tempistica della rimozione, così vicina alla Liberazione e durante la visita del Presidente, è stata particolarmente criticata come insensibile e provocatoria. “La tempistica è deliberata e profondamente provocatoria. Invia un chiaro messaggio che questa amministrazione non valorizza l’eredità della Resistenza”, ha aggiunto un altro funzionario dell’ANPI.

Le precedenti amministrazioni avevano costantemente rispettato le volontà di Beronio e il significato storico della sua tomba, rendendo la decisione dell’attuale amministrazione tanto più scioccante per molti. “Per decenni, la tomba di Beronio è stata un luogo di pellegrinaggio e di ricordo. Questa amministrazione ha dimostrato un disprezzo palese per quella tradizione”, ha spiegato uno storico locale dell’ANPI.

Questo incidente evidenzia un dibattito più ampio in Italia sulla preservazione della memoria storica, in particolare per quanto riguarda il movimento della Resistenza. Echeggia polemiche simili negli ultimi anni, come i dibattiti sulla rinomina di strade e piazze dedicate a figure fasciste. Solleva interrogativi sulle responsabilità delle amministrazioni locali nella salvaguardia di siti e simboli legati alla storia della nazione e sulla potenziale influenza di ideologie politiche sulle decisioni relative alla conservazione storica.

L’incidente ha suscitato un’ondata di proteste pubbliche e ha riacceso le discussioni sull’importanza di ricordare e onorare i sacrifici compiuti dai partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale. Una petizione che chiede il ripristino della tomba di Beronio ha raccolto oltre 5.000 firme. Diverse organizzazioni locali stanno pianificando eventi commemorativi per onorare la memoria di Beronio, tra cui una marcia al cimitero il giorno della Liberazione.

L’amministrazione di San Colombano Certenoli non ha ancora rilasciato una dichiarazione completa che spieghi la sua decisione, ma fonti all’interno del comune suggeriscono che la rimozione faceva parte di un più ampio sforzo per “riorganizzare” il cimitero. Questa spiegazione è stata accolta con scetticismo dall’ANPI e da altri critici, che accusano l’amministrazione di tentare di minimizzare l’importanza della Resistenza.

Mentre l’Italia si prepara a commemorare l’80° anniversario della Liberazione, la controversia sulla rimozione della tomba di Federico Beronio serve come un duro promemoria della fragilità della memoria storica e della continua necessità di difendere i valori di libertà e democrazia. Il futuro della tomba di Beronio rimane incerto, ma l’incidente ha acceso una conversazione nazionale sull’importanza di preservare il ricco e complesso passato dell’Italia.

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