Riace Resiste: Il Sindaco Mimmo Lucano Rimane in Carica Nonostante la Precedente Condanna

Una votazione controversa permette al “Sindaco Accogliente” di continuare a guidare la città calabrese, scatenando un dibattito sull’immigrazione e i limiti legali.

Riace, Italia – Domenico Lucano, il sindaco di Riace, rimane in carica dopo che il consiglio comunale ha respinto una mozione per revocare la sua posizione l'8 aprile 2025. La decisione, presa nonostante la precedente condanna di Lucano legata al suo approccio innovativo, ma controverso, alla gestione dell’immigrazione, ha acceso un dibattito nazionale sull’equilibrio tra ideali umanitari e rispetto delle leggi. Lucano, ampiamente conosciuto come il “Sindaco Accogliente”, ha ottenuto riconoscimenti internazionali per aver trasformato il paese in declino di Riace in un faro di integrazione per rifugiati e richiedenti asilo.

Il “Modello Riace” e la Sua Ascesa alla Prominenza

Dal 2004 fino al suo arresto nel 2018, Lucano ha implementato una strategia radicale per rivitalizzare Riace, un paese alle prese con spopolamento e stagnazione economica. Riconoscendo il potenziale dell’immigrazione per affrontare queste sfide, ha accolto attivamente i migranti, fornendo loro alloggi in edifici abbandonati e integrandoli nella comunità locale. Questo “modello Riace” andava oltre il semplice rifugio, offrendo ai migranti opportunità di apprendere mestieri tradizionali, partecipare a laboratori locali e contribuire all’economia del paese.

È stata introdotta una valuta locale unica, con ritratti di figure umanitarie, per stimolare ulteriormente l’attività economica e fornire accesso a beni e servizi essenziali. L’iniziativa ha ricevuto finanziamenti sostanziali dal programma SPRAR del governo italiano, progettato per sostenere iniziative di integrazione. Il successo del modello ha attirato l’attenzione internazionale, posizionando Riace come un esempio progressista di politica sull’immigrazione.

Battaglie Legali e Condanna Iniziale

L’approccio innovativo, tuttavia, ha suscitato critiche e ha portato a sfide legali. Nel 2018, Lucano è stato arrestato e accusato di una serie di reati, tra cui favoreggiamento dell’immigrazione illegale, associazione criminale, frode ed appropriazione indebita. I pubblici ministeri hanno affermato che aveva aggirato le procedure burocratiche, utilizzato impropriamente fondi pubblici e dato priorità a preoccupazioni umanitarie rispetto ai requisiti legali. Lo hanno anche accusato di aver facilitato “matrimoni di convenienza” e di aver emesso documenti di identità in modo improprio.

Lucano e il suo team legale hanno sostenuto che le sue azioni erano motivate da genuine preoccupazioni umanitarie e che aveva agito in buona fede per rispondere alle esigenze dei migranti vulnerabili. Nel settembre 2021, Lucano è stato inizialmente condannato a 13 anni e 2 mesi di prigione, una sentenza che ha suscitato indignazione tra i suoi sostenitori e ha sollevato interrogativi sull’equità del procedimento.

Appelli e una Sentenza Ridotta – Un Complicato Percorso Legale

La condanna iniziale non è stata la fine della saga legale. Lucano ha fatto appello alla sentenza e il caso è stato sottoposto a ulteriori esami. Nell’ottobre 2023, una corte d’appello ha ridotto significativamente la sua sentenza, riconoscendo la complessità della situazione e le motivazioni del sindaco. Pur essendo ancora stato condannato per alcuni reati, la sentenza ridotta gli ha permesso di rimanere idoneo a ricoprire cariche pubbliche, un punto aspramente contestato dagli oppositori. Nonostante le battaglie legali in corso, Lucano si è candidato alle elezioni regionali, dimostrando ulteriormente il suo impegno per il servizio pubblico e il suo sostegno all’interno della comunità.

La Votazione del Consiglio Comunale dell'8 Aprile: Una Città Divisa

La recente votazione del consiglio comunale dell'8 aprile 2025 è stata molto attesa e profondamente divisiva. Gli oppositori di Lucano hanno sostenuto che la sua precedente condanna, anche con la sentenza ridotta, lo squalificava dal ricoprire la carica e minava l’integrità del governo locale. “La legge è legge”, ha affermato il consigliere comunale Antonio Russo, un critico vocale di Lucano. “Non possiamo permettere a qualcuno condannato per questi crimini di rimanere in una posizione di potere.”

I sostenitori, tuttavia, hanno sostenuto che la dedizione di Lucano a Riace e la sua comprovata esperienza nella rivitalizzazione del paese superavano i suoi precedenti problemi legali. Hanno sottolineato l’impatto positivo del “modello Riace” sull’economia locale e sull’integrazione dei migranti nella comunità. Dopo un lungo e appassionato dibattito, il consiglio ha votato contro la mozione per revocare la posizione di Lucano, permettendogli di continuare a servire come sindaco.

Reazioni e Implicazioni Future

La decisione del consiglio ha suscitato reazioni contrastanti da tutto lo spettro politico. I critici hanno condannato il voto come un disprezzo per lo stato di diritto e un precedente pericoloso per altri comuni. I sostenitori lo hanno salutato come una vittoria per i valori progressisti e una testimonianza dell’eredità duratura del “modello Riace”. “Questa è una vittoria per l’umanità”, ha detto Fatou Diop, una migrante senegalese che vive a Riace da oltre un decennio. “Il sindaco Lucano ci ha dato una possibilità e siamo grati.” Il caso di Mimmo Lucano e Riace continua a essere un punto focale nel più ampio dibattito sull’immigrazione e l’integrazione in Italia e in Europa. Evidenzia le sfide affrontate dalle comunità che cercano di bilanciare le preoccupazioni umanitarie con i requisiti legali e il potenziale contraccolpo politico e legale contro le politiche sull’immigrazione progressiste.

Guardando al futuro, il futuro del “modello Riace” rimane incerto. Sebbene la continua leadership di Lucano fornisca un certo grado di stabilità, il paese deve affrontare sfide finanziarie in corso e la necessità di orientarsi in un complesso panorama legale. Tuttavia, la storia di Riace serve come un potente promemoria che accogliere e integrare i migranti non solo può rivitalizzare le comunità in difficoltà, ma anche offrire un faro di speranza in un mondo spesso segnato dalla divisione e dall’intolleranza. La decisione di consentire a Lucano di rimanere in carica sarà senza dubbio attentamente osservata mentre Riace naviga tra le complessità dell’integrazione e cerca di costruire sulla sua eredità unica.