Papa Francesco è morto all’età di 87 anni, i funerali si terranno il 26 aprile in Città del Vaticano
Città del Vaticano – 21 aprile 2025 – Papa Francesco, capo della Chiesa Cattolica, è deceduto pacificamente questa mattina all’età di 87 anni. Il Vaticano ha annunciato la notizia con profonda tristezza, segnando la fine di un pontificato caratterizzato dall’attenzione alla giustizia sociale, al dialogo interreligioso e alla riforma all’interno della Chiesa. È iniziato un periodo di lutto per gli 1,3 miliardi di cattolici in tutto il mondo.
Disposizioni Funebri e Accesso del Pubblico
La Messa Funebre di Papa Francesco si terrà il 26 aprile in Piazza San Pietro, Città del Vaticano. La cerimonia sarà presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, e sarà presenziata da circa 4-6 milioni di persone, tra cui capi di stato, leader religiosi e pellegrini provenienti da tutto il mondo.
Il Vaticano ha annunciato dettagliate disposizioni per l’accesso del pubblico per rendere omaggio. La deposizione delle salme si terrà all’interno della Basilica di San Pietro dal 22 al 25 aprile, con punti di ingresso e uscita designati per gestire la prevista affluenza. La sicurezza sarà eccezionalmente rigorosa, con un approccio multilivello che coinvolgerà la Gendarmeria Vaticana, le forze dell’ordine italiane e il personale di sicurezza internazionale. Saranno in vigore chiusure stradali e restrizioni dello spazio aereo durante tutto il periodo del lutto.
Misure di Sicurezza
Riconoscendo il potenziale per grandi raduni e l’importanza di garantire un ambiente sicuro, le autorità vaticane hanno implementato protocolli di sicurezza completi. Questi includono un’estesa sorveglianza, controlli per rilevare esplosivi e l’impiego di unità di sicurezza specializzate. È in corso la collaborazione con le autorità italiane per monitorare le frontiere e i nodi di trasporto.
“La sicurezza di tutti coloro che partecipano ai funerali e rendono omaggio è la nostra massima priorità”, ha dichiarato il capo della sicurezza vaticana, il dottor Alessandro Mancini, in una conferenza stampa tenutasi oggi. “Stiamo lavorando a stretto contatto con tutte le agenzie competenti per garantire un evento sicuro e dignitoso.”
Tomba a Santa Maria Maggiore
Dopo i funerali, Papa Francesco sarà sepolto nelle Grotte Vaticane sotto la Basilica di San Pietro. Tuttavia, il Vaticano ha anche annunciato che la sua tomba sarà accessibile al pubblico nella Basilica di Santa Maria Maggiore a partire dal 27 aprile. Questa decisione riflette la profonda devozione di Papa Francesco alla Vergine Maria e il suo desiderio di rimanere vicino ai fedeli anche dopo la morte. La Basilica di Santa Maria Maggiore riveste un’importanza storica e spirituale significativa all’interno della Chiesa Cattolica, e la collocazione della sua tomba lì è vista come un tributo appropriato alla sua eredità.
Dignitari Internazionali e Rappresentanza
Si prevede che i funerali attireranno un numero senza precedenti di leader internazionali, tra cui presidenti, primi ministri, membri della famiglia reale e rappresentanti di varie fedi religiose. Tra i partecipanti confermati figurano la Presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, il Presidente francese Emmanuel Macron e il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Un aspetto particolarmente toccante delle disposizioni funebri è l’invito del Vaticano ai migranti e ai rifugiati a partecipare alla cerimonia. Questo gesto sottolinea l’impegno costante di Papa Francesco nella difesa dei marginalizzati e dei vulnerabili. I rappresentanti dei campi profughi in Italia e in altri paesi europei avranno posti riservati, a simboleggiare l’abbraccio della Chiesa verso tutti i popoli, indipendentemente dalle loro origini o circostanze.
“Papa Francesco ci ha sempre ricordato che siamo tutti fratelli e sorelle, indipendentemente dalla nostra origine o status”, ha affermato il Cardinale Michael Czerny, Sottosegretario Vaticano per i Migranti e i Rifugiati. “I suoi funerali saranno una testimonianza di questo messaggio.”
Un’Eredità di Compassione e Riforma
Il pontificato di Papa Francesco, iniziato nel 2013, è stato caratterizzato da un impegno per la giustizia sociale, la tutela dell’ambiente e il dialogo interreligioso. È stato un fervente sostenitore dei poveri e dei marginalizzati e ha sfidato la Chiesa ad affrontare questioni come la povertà, la disuguaglianza e il cambiamento climatico.
Ha anche avviato una serie di riforme volte ad aumentare la trasparenza e la responsabilità all’interno della burocrazia vaticana. I suoi sforzi per modernizzare la Chiesa e renderla più inclusiva sono stati accolti con elogi e critiche, ma è rimasto fermo nel suo impegno a servire il popolo di Dio.
La morte di Papa Francesco segna la fine di un’era, ma la sua eredità di compassione, umiltà e servizio continuerà a ispirare le generazioni future. La Chiesa Cattolica entra ora in un periodo di transizione, mentre si prepara a eleggere un nuovo Papa e a tracciare un corso per il futuro. Il mondo piange la perdita di un leader spirituale che ha toccato la vita di milioni di persone e ha lasciato un segno indelebile nel XXI secolo.
