Presidente Mattarella Firma la Legge ‘Morandi’, Ma Esprime ‘Serie Preoccupazioni’ per Discriminazioni
Roma, Italia – 15 aprile 2025 – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha oggi promulgato la cosiddetta ‘Legge Morandi’ – una normativa volta a fornire aiuti finanziari e pratici alle vittime di disastri infrastrutturali, come il crollo del Ponte Morandi a Genova nel 2018. Tuttavia, la firma è stata accompagnata da un gesto senza precedenti: una lettera indirizzata ai Presidenti della Camera e del Senato, e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella quale il Presidente Mattarella esprime “serie preoccupazioni” riguardo a disposizioni contenute nella legge che definisce “discriminatorie”. La missiva solleva dubbi sull’equo trattamento basato sullo stato civile e sul riconoscimento delle unioni civili, gettando un’ombra su un atto che avrebbe dovuto essere semplicemente un intervento di soccorso a favore di cittadini vulnerabili. Questa inusuale presa di posizione sottolinea una crescente tensione tra l’esecutivo e il legislativo in merito ai diritti fondamentali e alla parità di trattamento di fronte alla legge.
La ‘Legge Morandi’ (Proposta di legge per il riconoscimento di benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale) è stata approvata da entrambe le Camere del Parlamento italiano il 20 marzo 2025. La legislazione mira a fornire compensazioni finanziarie, supporto psicologico e assistenza burocratica a individui e famiglie colpiti dal crollo di infrastrutture critiche, come ponti e autostrade. La legge è stata inizialmente proposta sulla scia del tragico crollo del Ponte Morandi, che ha causato 43 vittime e ha evidenziato problemi sistemici nella manutenzione e negli standard di sicurezza delle infrastrutture in Italia.
Tuttavia, la decisione del Presidente Mattarella di accompagnare la firma con una lettera critica segnala profonde riserve sull’equità della legge. Nella missiva, ottenuta dall’agenzia di stampa ANSA, il Presidente indica specificamente disposizioni che creano un accesso ineguale ai benefici per le persone in unioni civili rispetto a quelle sposate. La legge, come formulata, sembra offrire livelli inferiori di compensazione finanziaria e un accesso ridotto ai servizi di supporto psicologico per le vittime in unioni civili.
Ancora più preoccupante, il Presidente Mattarella ha evidenziato una disposizione che discrimina i figli in base allo stato civile dei loro genitori. La legge stabilisce che i figli di genitori in unioni civili o non sposati riceveranno un’indennità di eredità ridotta e un accesso limitato ai finanziamenti per l’istruzione rispetto ai figli di genitori sposati. Il Presidente sostiene che ciò penalizza ingiustamente i bambini per circostanze al di fuori del loro controllo e viola il principio di parità di trattamento di fronte alla legge.
“Il Presidente ritiene che tutte le vittime di disastri infrastrutturali, indipendentemente dal loro stato civile o dalla struttura familiare, meritino pari accesso al supporto e alla compensazione”, si legge in un comunicato stampa dell’ufficio del Presidente. “Le disposizioni discriminatorie all’interno della ‘Legge Morandi’ sono inaccettabili e devono essere affrontate.”
Esperti legali suggeriscono che l’intervento del Presidente potrebbe innescare una sfida costituzionale alla legge. “La lettera del Presidente è un chiaro segnale che egli ritiene queste disposizioni incostituzionali”, ha affermato la Professoressa Elena Rossi, esperta di diritto costituzionale presso l’Università di Roma. “È probabile che gruppi per i diritti civili presentino una sfida legale, che potrebbe portare all’annullamento delle disposizioni.”
L’ufficio del Presidente ha confermato che ha chiesto al Parlamento di rivedere urgentemente la legge e di implementare misure correttive. Sebbene la ‘Legge Morandi’ fornisca un sollievo molto necessario alle vittime di disastri infrastrutturali, l’intervento del Presidente Mattarella sottolinea l’importanza di garantire che tutti i cittadini siano trattati con equità e rispetto, indipendentemente dal loro stato civile o dalla struttura familiare. L’incidente evidenzia il dibattito in corso in Italia sui diritti LGBTQ+ e sul riconoscimento delle diverse strutture familiari.
