L’Italia celebra l’iscrizione di tre collezioni documentali al Registro della Memoria del Mondo UNESCO

Parigi, Francia – 11 aprile 2024 – Il ricco patrimonio culturale italiano è stato ulteriormente riconosciuto con l’iscrizione di tre significative collezioni documentali al Registro della Memoria del Mondo UNESCO. La decisione, annunciata il 10 aprile a Parigi durante la riunione del comitato consultivo internazionale del Registro, porta a 14 il numero totale di collezioni italiane registrate, sottolineando l’impegno della nazione nella conservazione delle sue testimonianze storiche e culturali. Le nuove collezioni iscritte – l’Archivio Luigi Sturzo, i documenti architettonici e archeologici dell’Archivio di Stato di Napoli e il manoscritto Vita Sanctorum Marini et Leonis (presentato congiuntamente con Croazia e San Marino) – rappresentano una diversificata gamma della produzione storica e intellettuale italiana.

L’Archivio Luigi Sturzo (1890-1959): Una finestra sulla politica e la società italiana

L’Archivio Luigi Sturzo offre una prospettiva impareggiabile sulla vita e l’opera di uno dei più influenti pensatori e attivisti politici italiani. Don Luigi Sturzo (1871-1959) fu un sacerdote cattolico, politico e fondatore del Partito Popolare Italiano, una forza cruciale nello sviluppo della democrazia italiana all’inizio del XX secolo.

L’archivio, meticolosamente conservato, contiene una ricca documentazione tra cui corrispondenza personale, scritti politici, relazioni e fotografie. Questi materiali illuminano non solo l’evoluzione intellettuale e politica di Sturzo, ma forniscono anche un resoconto dettagliato della società italiana, dei movimenti politici e delle sfide affrontate dalla nazione durante un periodo di significativa trasformazione. Ricercatori e storici troveranno risorse inestimabili per comprendere l’ascesa della Democrazia Cristiana in Italia e il complesso intreccio tra religione, politica e cambiamento sociale. La conservazione di questa collezione garantisce che l’eredità di Sturzo e i suoi contributi alla democrazia italiana continueranno a ispirare le future generazioni.

L’Archivio di Stato di Napoli: Svelare tesori architettonici e archeologici (1712-1955)

I documenti architettonici e archeologici dell’Archivio di Stato di Napoli rappresentano una straordinaria collezione di mappe, disegni, piani e relazioni che documentano il patrimonio architettonico e archeologico del Regno di Napoli e dell’Italia meridionale. Coprendo il periodo dal 1712 al 1955, questi documenti offrono un resoconto visivo e documentale unico dello sviluppo urbano, dei risultati artistici e delle scoperte archeologiche della regione.

La collezione include piani dettagliati di palazzi, chiese ed edifici pubblici, nonché rilievi archeologici di siti come Pompei ed Ercolano. Questi materiali non sono solo preziosi per gli storici dell’architettura e gli archeologi, ma forniscono anche informazioni sulla vita sociale, economica e culturale dell’Italia meridionale durante il periodo borbonico e oltre. La conservazione di questi documenti garantisce che il ricco patrimonio architettonico e archeologico della regione sia accessibile a ricercatori e al pubblico per gli anni a venire. I documenti dettagliati illustrano l’evoluzione della pianificazione urbana e delle tecniche costruttive napoletane, offrendo un collegamento tangibile con il passato.

Vita Sanctorum Marini et Leonis: Un patrimonio culturale condiviso (Presentazione congiunta con Croazia e San Marino)

Il manoscritto Vita Sanctorum Marini et Leonis rappresenta uno sforzo collaborativo tra Italia, Croazia e San Marino per preservare un significativo pezzo di patrimonio culturale condiviso. Questo manoscritto medievale, risalente all’XI secolo, racconta le vite di San Marino, fondatore di San Marino, e di San Leo, un santo dalmata venerato sia in Croazia che in Italia.

Il manoscritto è una preziosa fonte per comprendere le connessioni religiose, culturali e politiche tra queste tre regioni durante il Medioevo. Fornisce informazioni sullo sviluppo dell’agiografia, la venerazione dei santi e la trasmissione di idee religiose attraverso il Mar Adriatico. La presentazione congiunta evidenzia l’importanza della cooperazione internazionale nella conservazione del patrimonio culturale condiviso e nella promozione della comprensione interculturale. Le intricate illustrazioni e la narrazione dettagliata del manoscritto offrono uno sguardo alle tradizioni artistiche e letterarie del periodo medievale.

Il Registro della Memoria del Mondo UNESCO: Preservare il patrimonio documentale

Il Registro della Memoria del Mondo UNESCO è un elenco prestigioso di collezioni di patrimonio documentale di importanza globale. Il Registro mira a proteggere e promuovere l’accesso a queste collezioni, garantendo che siano conservate per le future generazioni. L’iscrizione di queste tre collezioni italiane sottolinea l’impegno dell’Italia nella conservazione del suo patrimonio culturale e nella sua condivisione con il mondo. Il Registro funge da piattaforma per la cooperazione internazionale nella conservazione del patrimonio documentale, promuovendo il dialogo e la comprensione tra le culture. L’inclusione di queste collezioni attirerà senza dubbio ricercatori e studiosi da tutto il mondo, contribuendo a una comprensione più approfondita della storia e della cultura italiana.