Israele propone una tregua di 45 giorni a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi

La nuova proposta include il rilascio di dieci ostaggi, tra cui un cittadino americano-israeliano, e la possibilità di negoziati più ampi per porre fine al conflitto.

Gerusalemme – Israele ha presentato una nuova proposta ad Hamas per una tregua di 45 giorni nella Striscia di Gaza, subordinata al rilascio di dieci ostaggi attualmente detenuti nel territorio, secondo i dettagli resi noti oggi, 14 aprile 2025. La proposta, che include disposizioni per un aumento degli aiuti umanitari e potenziali negoziati per una risoluzione permanente, rappresenta uno sviluppo significativo negli sforzi in corso per porre fine al conflitto che dura da mesi. Tra coloro che dovrebbero essere rilasciati c’è Idan Alexander, un cittadino americano-israeliano, il cui ritorno è una priorità fondamentale per entrambi i governi. Mentre Hamas sta attualmente esaminando la proposta, fonti indicano una disponibilità a considerare il rilascio di un numero maggiore di ostaggi rispetto a quanto inizialmente discusso, alimentando la speranza di una svolta.

Dettagli della proposta israeliana

Il fulcro della proposta israeliana ruota attorno a una cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza per 45 giorni. In cambio di questa pausa nei combattimenti, Hamas rilascerebbe dieci ostaggi, tra cui Idan Alexander. La proposta delinea anche l’impegno di Israele a riposizionare le sue forze nelle posizioni che deteneva prima del 2 marzo 2025. Fondamentalmente, l’accordo include disposizioni per un sostanziale aumento degli aiuti umanitari in entrata a Gaza, affrontando le urgenti necessità della popolazione civile. Ciò comporterebbe l’apertura dei valichi di frontiera e la garanzia della consegna senza ostacoli di cibo, forniture mediche e altri beni essenziali.

Potenziale per una risoluzione a lungo termine

Oltre all’immediata tregua e al rilascio degli ostaggi, la proposta israeliana getta le basi per ulteriori negoziati volti a raggiungere una risoluzione più duratura del conflitto. Queste discussioni comprenderebbero diverse questioni chiave, tra cui un potenziale cessate il fuoco permanente, il completo ritiro delle forze israeliane da Gaza e il disarmo di Hamas. La proposta affronta anche il futuro governo di Gaza, cercando di stabilire un quadro che garantisca sicurezza e stabilità sia per gli israeliani che per i palestinesi. I dettagli di questo futuro governo rimangono soggetti a negoziazione, ma la proposta segnala la volontà di Israele di impegnarsi in discussioni sul futuro a lungo termine del territorio.

Risposta di Hamas e flessibilità emergente

Hamas sta attualmente esaminando la proposta israeliana e i primi rapporti suggeriscono un certo grado di apertura ai termini. Fonti indicano che il gruppo è disposto a rilasciare un numero maggiore di ostaggi rispetto ai dieci inizialmente previsti nella proposta. Questa disponibilità a negoziare sul numero di ostaggi rilasciati rappresenta un potenziale cambiamento significativo di posizione e potrebbe spianare la strada a un accordo più ampio. Tuttavia, non è stata rilasciata alcuna risposta formale ad oggi e i dettagli di eventuali controproposte rimangono poco chiari.

Pressioni interne e appelli per un accordo

La spinta per un accordo che garantisca il rilascio degli ostaggi sta guadagnando slancio all’interno di Israele. Oltre 1.600 veterani delle IDF, tra cui paracadutisti e soldati di fanteria, hanno firmato una lettera esortando il governo a dare priorità al ritorno di tutti gli ostaggi, anche se ciò significa porre fine ai combattimenti. Ciò riflette un crescente coro di voci provenienti dall’interno dell’esercito e delle comunità mediche israeliane che sostengono una risoluzione negoziata. Le famiglie degli ostaggi sono state anche attivamente impegnate nella campagna per il loro rilascio, intensificando la pressione sul governo affinché raggiunga un accordo.

I prossimi giorni saranno cruciali mentre Hamas esaminerà la proposta e deciderà se procedere con i negoziati che potrebbero porre fine ai combattimenti e garantire il rilascio degli ostaggi.