Incendio nella Fabbrica Chimica di Caivano Scatena l’Allerta Sanitaria in tutta la Regione Campania: Montano le Preoccupazioni per le Diossine con la Diffusione della Nube Tossica

Vasta Nube di Fumo Provoca la Chiusura delle Scuole e Precauzioni Mentre i Residenti si Preparano a Possibili Effetti sulla Salute a Lungo Termine

Caivano, Italia – 11 Aprile 2025 – Un significativo incendio divampato presso la fabbrica Chimpex a Pascarola, Caivano, il 9 Aprile, continua a colpire la regione Campania, generando una vasta e densa nube di fumo che potrebbe raggiungere persino la città di Napoli. L’incidente ha innescato misure precauzionali su larga scala, tra cui la chiusura delle scuole in 15 comuni e avvisi sanitari emessi dall’Asl Napoli 1, che esortano i residenti a limitare l’esposizione all’aperto e ad adottare misure per proteggersi da potenziali rischi per la salute, in particolare dal rilascio di diossine altamente tossiche.

I. L’Incendio e l’Intervento Iniziale: Una Fabbrica nel Cuore della Zona Industriale

L’incendio è scoppiato intorno alle 15:15 di mercoledì 9 Aprile, presso la fabbrica Chimpex, un impianto chiave nella zona industriale di Caivano. Fondata nel 1988, Chimpex è specializzata nella lavorazione, miscelazione e stoccaggio di solventi industriali utilizzati in vari processi produttivi, tra cui vernici, rivestimenti e detergenti. La fabbrica, che si estende su un’area di 5 ettari, gestisce una gamma di composti organici volatili (VOC), tra cui toluene, xilene e acetone.

Tre squadre dei vigili del fuoco di Napoli e Caserta sono state immediatamente inviate sul posto, supportate da team specializzati equipaggiati per gestire rischi nucleari, biologici, chimici e radiologici (NBCR) – una designazione che riflette il potenziale rilascio di materiali pericolosi. Fortunatamente, tutti i 70 dipendenti presenti nella fabbrica sono stati evacuati in sicurezza grazie ai protocolli di emergenza stabiliti dall’impianto.

“La rapidità dell’evacuazione è stata cruciale,” ha dichiarato il Capo dei Vigili del Fuoco Marco Rossi durante una conferenza stampa. “La nostra priorità era far uscire tutti in sicurezza e poi contenere l’incendio prima che si propagasse ad impianti vicini.”

Il rapido intervento ha evitato feriti immediati, ma la nube di fumo che ne è conseguita è diventata rapidamente motivo di grande preoccupazione, visibile a chilometri di distanza e ha innescato una rapida mobilitazione delle risorse per il monitoraggio ambientale.

II. Diffusa Chiusura delle Scuole e Impatto sui Comuni: Una Regione in Allerta

Con la diffusione della nube di fumo, le autorità hanno agito rapidamente per proteggere la salute pubblica. Le scuole sono state chiuse a titolo precauzionale in un’ampia area che comprende Caivano, Afragola, Acerra, Cardito, Casalnuovo, Casoria, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Marcianise, Marigliano, Orta di Atella, Santa Maria a Vico e Volla. Questa decisione ha interessato circa 80.000 studenti e ha comportato un significativo onere logistico per le famiglie, costringendo molti genitori a organizzare l’assistenza all’infanzia o a prendere permessi dal lavoro.

“Comprendiamo il disagio che ciò causa, ma la sicurezza dei nostri bambini è fondamentale,” ha affermato il Sindaco di Caivano, Enzo Manzo. “Stiamo lavorando a stretto contatto con le scuole e le famiglie per ridurre al minimo le interruzioni.”

L’estensione dell’area interessata evidenzia il potenziale impatto a lungo raggio degli incidenti industriali. Le autorità locali di ciascun comune stanno lavorando per diffondere informazioni e coordinare gli sforzi di risposta alle emergenze. La chiusura delle scuole dovrebbe continuare fino a quando le letture della qualità dell’aria non dimostreranno un miglioramento significativo e sostenuto.

III. Preoccupazioni per la Salute e Precauzioni Ufficiali: La Minaccia delle Diossine

La principale preoccupazione per la salute derivante dall’incendio è il potenziale rilascio di diossine e furani nell’atmosfera – composti altamente tossici che si formano durante la combustione incompleta di materiali organici contenenti cloro. Le diossine sono note per accumularsi nella catena alimentare e possono avere effetti sulla salute a lungo termine, tra cui cancro, soppressione del sistema immunitario e problemi riproduttivi.

“Anche bassi livelli di esposizione alle diossine possono comportare un rischio per la salute, in particolare per le popolazioni vulnerabili,” ha spiegato la Dott.ssa Lucia Esposito, tossicologa dell’Asl Napoli 1. “Esortiamo i residenti a seguire le nostre precauzioni per ridurre al minimo l’esposizione.”

L’Asl Napoli 1 ha emesso le seguenti raccomandazioni:

  • Rimanere in casa: Chiudere porte e finestre e utilizzare purificatori d’aria, se disponibili.
  • Proteggere i prodotti agricoli: Evitare di raccogliere prodotti dagli orti e lavare accuratamente tutta la frutta e la verdura.
  • Limitare l’attività all’aperto: Ridurre le attività fisiche all’aperto fino a quando la qualità dell’aria non migliora.
  • Protezione respiratoria: Indossare mascherine N95 in caso di esposizione all’aperto inevitabile.
  • Cercare assistenza medica: Contattare un medico o richiedere assistenza medica immediata in caso di problemi respiratori, irritazioni cutanee o altri sintomi preoccupanti.

IV. Indagini e Monitoraggio a Lungo Termine: Alla Ricerca di Risposte e Garantire la Sicurezza Futura

Le autorità hanno avviato un’indagine completa sulle cause dell’incendio. Sebbene l’indagine sia ancora in corso, i primi rapporti suggeriscono che l’incendio potrebbe essere scoppiato in un’area di stoccaggio contenente solventi infiammabili. Gli investigatori stanno esaminando tutte le possibili cause, tra cui malfunzionamenti delle apparecchiature, errore umano ed eventuale negligenza.

Oltre alla risposta immediata, il monitoraggio a lungo termine della qualità dell’aria e dei potenziali effetti sulla salute sarà fondamentale. L’ARPAC sta dispiegando ulteriori stazioni di monitoraggio e conducendo campionamenti regolari dell’aria per valutare i livelli di diossine e altri inquinanti. I funzionari sanitari monitoreranno eventuali aumenti di malattie respiratorie o altri problemi di salute. Questo monitoraggio continuo contribuirà a valutare l’impatto complessivo dell’incendio e a informare le future misure preventive.

“Ci impegniamo a garantire che questo tipo di incidente non si ripeta,” ha dichiarato l’Assessore Regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola. “Rivedremo le normative sulla sicurezza e collaboreremo con gli impianti industriali per migliorare la loro preparazione alle emergenze.”

V. Un Promemoria dei Rischi Industriali e l’Importanza della Prevenzione

L’incendio nella fabbrica chimica di Caivano serve come un severo promemoria dei potenziali rischi associati agli impianti industriali che gestiscono materiali pericolosi. Sebbene le normative sulla sicurezza e i piani di preparazione alle emergenze siano in atto, gli incidenti possono ancora verificarsi, con conseguenze potenzialmente devastanti per la salute pubblica e l’ambiente. Questo incidente sottolinea l’importanza di protocolli di sicurezza robusti, ispezioni regolari, capacità di risposta alle emergenze efficaci e un impegno per le misure preventive per mitigare questi rischi e proteggere le comunità. Le indagini in corso e gli sforzi di monitoraggio a lungo termine saranno fondamentali per imparare da questo incidente e prevenire eventi simili in futuro.