Fontanelle a un bivio: la parrocchia vende la chiesa moderna per salvare il monumento storico
Un calo delle presenze e costi crescenti costringono una difficile decisione in una piccola città italiana, riflettendo una crisi più ampia che affligge le istituzioni religiose in tutta Europa.
Fontanelle, Italia – 10 aprile 2025 – In una mossa che sottolinea le crescenti pressioni finanziarie che gravano sulla Chiesa Cattolica, la parrocchia di San Pietro Apostolo a Fontanelle, una piccola cittadina in provincia di Treviso, ha avviato il processo di vendita della sua chiesa più recente, costruita nel 1975. La decisione, riportata sia da TGCOM24 che da Il Gazzettino, è una risposta diretta al calo delle presenze, all’aumento dei costi di manutenzione e all’urgente necessità di finanziare estesi lavori di ristrutturazione della chiesa storica del XV secolo, un tesoro locale. Questa storia non è unica a Fontanelle; è un microcosmo di una tendenza più ampia che si sta diffondendo in Europa e Nord America, dove infrastrutture religiose invecchiate si scontrano con un declino della fede e difficoltà finanziarie. Questo articolo approfondisce i dettagli della situazione a Fontanelle, esplora il contesto più ampio del calo delle presenze religiose e delle difficoltà finanziarie delle chiese, ed esamina possibili soluzioni e implicazioni future.
Una parrocchia a un bivio: bilanciare storia e modernità
Per decenni, la parrocchia di San Pietro Apostolo ha servito la comunità con due edifici religiosi. La chiesa più antica, quella del XV secolo, ricca di storia e valore artistico, è rimasta il cuore spirituale di Fontanelle. La sua architettura riflette lo stile regionale dell’epoca e ospita diverse opere d’arte significative, tra cui una notevole pala d’altare attribuita a un artista locale del Rinascimento. La chiesa più recente, costruita nel 1975, era destinata ad accogliere i residenti che vivevano lontano dal centro storico e ad alleviare la congestione durante le funzioni religiose. Progettata in stile modernista, offriva una maggiore capacità e un layout più accessibile, ma alla fine non è riuscita ad attrarre una congregazione sostenibile. Tuttavia, come molte istituzioni religiose negli ultimi anni, le presenze sono diminuite costantemente, lasciando la parrocchia di fronte a una difficile scelta.
“Se ci fosse un vero affetto per questo edificio,” ha lamentato Don Ezio Segat, il parroco, in un’intervista a Il Gazzettino, riferendosi alla chiesa del 1975, “lo vedrei nella partecipazione alle funzioni. Cosa che invece non c’è.” Questa osservazione sottolinea il problema principale: una mancanza di coinvolgimento costante da parte della comunità, che lascia la parrocchia in difficoltà nel giustificare l’onere finanziario della manutenzione di due edifici. Il calo delle presenze non è semplicemente una questione di meno persone che partecipano alla messa settimanale; riflette anche un disimpegno più ampio dalla vita religiosa, con meno battesimi, matrimoni e altri sacramenti celebrati.
La chiesa del XV secolo, pur essendo storicamente significativa, richiede investimenti sostanziali per prevenire ulteriori deterioramenti. Anni di esposizione agli agenti atmosferici e il naturale processo di invecchiamento hanno avuto il loro effetto, rendendo necessari lavori di riparazione strutturale alle fondazioni e al tetto, restauro artistico per preservare affreschi e dipinti, e il recupero di preziose opere d’arte custodite al suo interno. Questi lavori di ristrutturazione non sono semplicemente cosmetici; sono essenziali per preservare un pezzo vitale del patrimonio culturale di Fontanelle e garantire che l’edificio rimanga sicuro per le generazioni future. Una valutazione preliminare da parte di esperti del restauro stima il costo totale dei lavori di riparazione a circa 750.000 euro.
Le realtà finanziarie: un onere crescente
La decisione di vendere la chiesa del 1975 non è stata presa alla leggera. Don Ezio Segat ha apertamente riconosciuto le difficoltà finanziarie che gravano sulla parrocchia. “Le spese per la manutenzione degli edifici religiosi stanno diventando sempre più difficili da sostenere,” ha detto a TGCOM24. “E quando i fedeli mancano, diventa ancora più difficile giustificare certi sforzi economici.” Oltre al costo dei principali lavori di ristrutturazione, la parrocchia deve affrontare spese continue come bollette, premi assicurativi e manutenzione ordinaria.
I costi associati alla manutenzione anche di una chiesa di dimensioni modeste sono considerevoli. Oltre alla manutenzione ordinaria, ci sono spese relative a utenze, assicurazioni e riparazioni periodiche. Quando questi costi superano le entrate generate da donazioni e offerte, la situazione diventa insostenibile. A Fontanelle, i costi operativi annuali per entrambe le chiese combinati superano le entrate annuali della parrocchia di circa 30.000 euro.
La vendita della chiesa del 1975 è destinata a fornire i fondi necessari per affrontare le urgenti esigenze della chiesa storica. Sebbene il prezzo di vendita esatto non sia stato divulgato, si prevede che coprirà la maggior parte dei costi di ristrutturazione, garantendo la conservazione di un monumento che ha un valore culturale e spirituale significativo per la comunità. La parrocchia ha incaricato un agente immobiliare locale di gestire la vendita e diversi potenziali acquirenti hanno già espresso interesse.
Una tendenza paneuropea: le chiese si adattano a un mondo secolarizzato
La situazione di Fontanelle non è isolata. In tutta Europa e Nord America, le chiese stanno affrontando sfide simili. Il calo delle presenze, l’invecchiamento delle infrastrutture e le difficoltà finanziarie costringono le istituzioni religiose ad adattarsi o a chiudere. Un recente studio del Pew Research Center ha rilevato che l’affiliazione religiosa è in calo in molti paesi occidentali, con un numero crescente di persone che si identificano come non religiose.
Diversi fattori contribuiscono a questa tendenza. L’ascesa della secolarizzazione, un declino dell’affiliazione e della pratica religiosa, è un fattore importante. Anche i cambiamenti demografici, le mutevoli esigenze della comunità e una crescente enfasi sugli stili di vita individuali giocano un ruolo. L’aumento del costo della vita e le crescenti richieste di tempo e risorse delle persone contribuiscono anche al calo delle presenze in chiesa.
Di conseguenza, molte chiese stanno esplorando soluzioni alternative. Alcune si stanno fondendo con altre congregazioni per condividere risorse e ridurre i costi. Altre stanno riutilizzando i loro edifici per altri usi, come centri comunitari, appartamenti o musei. Questo riutilizzo adattivo consente alle strutture storiche di rimanere vitali mentre soddisfano le mutevoli esigenze della comunità. Esempi includono la conversione di ex chiese in biblioteche, gallerie d’arte e persino birrerie.
Il futuro di San Pietro: conservazione e coinvolgimento della comunità
La vendita della chiesa del 1975 dovrebbe essere finalizzata nei prossimi mesi. Una società immobiliare ha espresso interesse per l’acquisto del terreno, con piani per sviluppare un nuovo complesso residenziale che potrebbe includere spazi verdi e parcheggi. Questo sviluppo potrebbe portare benefici economici a Fontanelle, affrontando anche la necessità di alloggi nella zona. I piani di sviluppo proposti includono disposizioni per preservare una piccola parte del terreno della ex chiesa come parco pubblico.
Tuttavia, l’attenzione principale rimane la conservazione della chiesa storica di San Pietro. Il progetto di ristrutturazione dovrebbe iniziare subito dopo il completamento della vendita, con una data di completamento prevista entro i prossimi due anni. I piani di ristrutturazione includono non solo riparazioni strutturali e restauro artistico, ma anche miglioramenti all’accessibilità e all’efficienza energetica.
Oltre al restauro fisico, c’è una crescente consapevolezza della necessità di promuovere un maggiore coinvolgimento della comunità. I leader parrocchiali stanno esplorando modi per rendere la chiesa più rilevante e accessibile ai residenti di tutte le età e provenienze. Ciò include l’offerta di nuovi programmi e attività, la promozione di opportunità di volontariato e il rafforzamento dei legami con le organizzazioni locali. La parrocchia sta anche prendendo in considerazione il lancio di una campagna di raccolta fondi per sostenere il progetto di ristrutturazione e garantire la sostenibilità a lungo termine della chiesa.
Una decisione difficile, un passo necessario – e una riflessione più ampia
La decisione di vendere la chiesa del 1975 è stata senza dubbio una decisione difficile per la parrocchia di San Pietro Apostolo. Rappresenta un doloroso riconoscimento dei tempi che cambiano e delle sfide che le istituzioni religiose devono affrontare nel XXI secolo. Tuttavia, è stato anche un passo necessario per garantire la conservazione di un monumento prezioso e la continua vitalità della parrocchia. La storia di Fontanelle serve da microcosmo di una tendenza più ampia, evidenziando la necessità per le istituzioni religiose di adattarsi alle mutevoli circostanze e di abbracciare nuovi modi di coinvolgere la comunità.
La storia di Fontanelle serve come un toccante promemoria che preservare il patrimonio culturale richiede non solo risorse finanziarie, ma anche la volontà di adattarsi ai cambiamenti e di abbracciare nuovi modi di coinvolgere la comunità. Mentre le chiese di tutta Europa e Nord America affrontano sfide simili, le lezioni apprese a Fontanelle potrebbero rivelarsi preziose per tracciare la strada da seguire. Il futuro delle istituzioni religiose potrebbe dipendere dalla loro capacità di bilanciare tradizione e innovazione, conservazione e sostenibilità, fede e coinvolgimento della comunità. La storia di Fontanelle non riguarda solo un edificio religioso; riguarda una comunità che lotta con la propria identità, i propri valori e il proprio futuro.
