Fabrizio Corona Assolto dall’Estorsione: La Corte Non Rileva Reato nella Disputa sui Video, Indagini Ora Concentrate sulla Donna Coinvolta

Milano, Italia – Fabrizio Corona, noto paparazzo, personaggio televisivo e imprenditore italiano, è stato assolto dalle accuse di tentata estorsione il 10 aprile 2025, in un caso che ha tenuto banco sui media italiani per mesi. Le accuse derivavano dall’affermazione che Corona avesse minacciato di diffondere video intimi di una donna, identificata solo come “S.R.”, nel tentativo di ottenere fondi relativi a un libro che lei cercava di pubblicare – un romanzo biografico che raccontava le sue esperienze come ex modella. Dopo una lunga deliberazione, il tribunale di Milano ha stabilito che le azioni di Corona non soddisfacevano la soglia legale per il reato di estorsione. La sorprendente svolta degli eventi ha spostato l’attenzione delle indagini, con i pubblici ministeri che ora hanno aperto un’inchiesta per frode a carico di S.R., sospettando che abbia fabbricato le accuse. L’assoluzione segna una significativa vittoria per Corona e il suo team legale, sollevando al contempo interrogativi sulle circostanze che hanno portato alle accuse iniziali e sulle motivazioni che le hanno ispirate.

Le Accuse e le Indagini Iniziali

Il caso è nato da una denuncia presentata da S.R. alla polizia di Milano il 15 novembre 2024, in cui affermava che Corona aveva tentato di ricattarla. Ha dichiarato che Corona l’aveva minacciata di diffondere video privati che la ritraevano, girati diversi anni prima durante una relazione personale, se non avesse pagato 50.000 euro. S.R. aveva contattato Corona nell’ottobre 2024, cercando la sua esperienza e i suoi contatti nel settore editoriale per aiutarla a lanciare il suo romanzo biografico. Corona, noto per la sua vasta rete di conoscenze e la sua abilità mediatica, aveva accettato di aiutarla, ma avrebbe presto iniziato a chiedere un compenso finanziario superiore a quanto concordato inizialmente.

A seguito della denuncia di S.R., Corona è stato posto sotto inchiesta e formalmente accusato di tentata estorsione il 1° dicembre 2024. Le autorità italiane hanno avviato un’indagine, raccogliendo prove tra cui registri telefonici, messaggi di testo e corrispondenza e-mail tra Corona e S.R., nonché esaminando l’esistenza e l’autenticità dei presunti video. Testate giornalistiche come Sky TG24 e Corriere della Sera hanno ampiamente coperto le fasi iniziali dell’indagine, dettagliando le accuse e i procedimenti legali, con molti commentatori che hanno messo in dubbio la credibilità delle affermazioni di S.R. data la reputazione di Corona per tattiche commerciali aggressive.

La Sentenza del Tribunale e le Motivazioni

Il 10 aprile 2025, il tribunale di Milano ha pronunciato la sua sentenza, assolvendo Fabrizio Corona dall’accusa di tentata estorsione. Il giudice Elena Rossi, nella lettura della sentenza, ha dichiarato che l’accusa non è riuscita a fornire prove sufficienti per dimostrare che Corona avesse agito con l’intento di ottenere illegalmente qualcosa di valore attraverso la coercizione. In particolare, il tribunale ha stabilito che, sebbene Corona avesse chiesto ulteriori fondi a S.R., le prove non dimostravano una minaccia chiara e diretta di diffondere i video per ottenere un guadagno illecito.

“L’accusa ha presentato una serie di comunicazioni ambigue”, ha affermato il giudice Rossi, “ma non è riuscita a stabilire un collegamento definitivo tra la richiesta di denaro e una credibile minaccia di diffusione dei video privati”. Esperti legali che hanno commentato il caso, come riportato da La7 e AGI, hanno suggerito che il tribunale abbia probabilmente ritenuto che le richieste di Corona fossero più simili a una rinegoziazione dell’accordo che a un vero e proprio tentativo di ricatto.

Ivano Chiesa, l’avvocato di Corona, ha espresso sollievo per l’esito, affermando: “Il tribunale ha riconosciuto che Fabrizio ha agito nei limiti di legittime trattative commerciali. Si è trattato di un’accusa infondata fin dall’inizio”. Ha aggiunto: “Il mio cliente è un imprenditore e ha semplicemente chiesto un giusto compenso per i suoi servizi”.

Cambiamento di Focus: L’Inchiesta per Frode

A seguito dell’assoluzione, il procuratore generale di Milano, Francesco Greco, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per frode a carico di S.R., sospettando che abbia fabbricato le accuse per ottenere pubblicità per il suo prossimo libro o per ricattare potenzialmente Corona. Questo sorprendente sviluppo suggerisce che le autorità ritengano ora che S.R. possa aver intenzionalmente fuorviato le autorità.

I rapporti di Open Online e MilanToday indicano che i pubblici ministeri stanno esaminando le transazioni finanziarie di S.R., compreso un recente aumento della sua attività sui social media e una serie di interviste che ha concesso a riviste scandalistiche prima di presentare la denuncia alla polizia. L’indagine si concentrerà probabilmente sulla determinazione se S.R. abbia intenzionalmente fabbricato la storia per generare pubblicità per il suo libro o se avesse altri moventi nascosti.

“Abbiamo scoperto incongruenze nelle dichiarazioni di S.R. e prove che suggeriscono che possa aver travisato i fatti”, ha affermato il procuratore Greco. “Stiamo indagando se abbia deliberatamente cercato di danneggiare la reputazione di Corona e potenzialmente trarre profitto dall’attenzione mediatica risultante”. Fonti vicine all’indagine suggeriscono che le autorità stiano anche esplorando la possibilità che S.R. avesse un accordo preesistente con una rivista scandalistica per pubblicare la sua storia, indipendentemente dalla sua veridicità.

Reazione dei Media e Sentimento Pubblico

L’assoluzione e la successiva indagine per frode hanno generato una notevole attenzione mediatica in Italia. Testate giornalistiche come ANSA e Malpensa24 hanno fornito un’ampia copertura degli eventi, evidenziando l’inaspettata svolta degli eventi. Editoriali su Il Sole 24 Ore hanno messo in discussione la fretta di giudizio da parte di alcuni media, mentre La Repubblica ha pubblicato una dura critica alle azioni di S.R.

Il sentimento pubblico sembra diviso, con molti che esprimono scetticismo sulle affermazioni iniziali di S.R., in particolare data la reputazione di Corona come figura astuta e spesso controversa. Forum online e piattaforme di social media sono stati inondati di commenti, con molti utenti che accusano S.R. di aver cercato di sfruttare il movimento #MeToo per guadagno personale. Fanpage e altre piattaforme online hanno ospitato vivaci dibattiti sulle implicazioni della sentenza e sull’indagine in corso, con molti commentatori che mettono in discussione il ruolo dei media nel plasmare l’opinione pubblica.

Conclusione

L’assoluzione di Fabrizio Corona dall’accusa di tentata estorsione segna una conclusione drammatica a un caso pieno di intrighi e svolte inaspettate. Sebbene Corona sia stato scagionato, l’indagine si è spostata su S.R., sollevando seri interrogativi sui suoi moventi e sulle sue azioni. Il caso serve a ricordare l’importanza del giusto processo e la necessità di prove solide nei procedimenti penali, e mette in evidenza il potenziale di false accuse per danneggiare la reputazione e minare il sistema legale.

Mentre l’indagine per frode si svolge, si prevede che emergeranno ulteriori dettagli, che potrebbero far luce sull’intera storia dietro questa complessa e avvincente battaglia legale. Il caso solleva anche domande più ampie sull’intersezione tra celebrità, media e legge, e sulle sfide di navigare nelle spesso torbide acque della percezione pubblica.