Ecuador conferma Daniel Noboa come Presidente tra contestazioni e crescente criminalità

I risultati del ballottaggio sollevano polemiche mentre la candidata dell’opposizione denuncia frodi; il paese lotta contro un’escalation della violenza

Quito, Ecuador – 14 aprile 2025 – Daniel Noboa è stato ufficialmente confermato Presidente dell’Ecuador a seguito di un teso ballottaggio, ottenendo il 55,87% dei voti. Questa vittoria garantisce a Noboa un mandato completo di quattro anni, proseguendo il suo incarico presidenziale iniziato a novembre 2023 a seguito di elezioni anticipate. Tuttavia, la sua avversaria, Luisa González, contesta i risultati, denunciando diffuse frodi elettorali e chiedendo un riconteggio completo, gettando un’ombra sulla transizione del potere. Queste elezioni si sono svolte sullo sfondo di un’escalation della violenza e di un paese alle prese con una grave crisi criminale.

Noboa ottiene la vittoria, González contesta i risultati

Il conteggio ufficiale ha rivelato che Noboa ha ottenuto circa il 56% dei voti, superando il 44% di González – un margine superiore a un milione di voti. González, sostenuta dall’eredità politica dell’ex Presidente Rafael Correa, non ha ancora fornito prove specifiche a sostegno delle sue accuse di frode, ma il suo team di campagna denuncia irregolarità in diverse province, tra cui discrepanze nel conteggio dei voti e preoccupazioni per la sicurezza del sistema di voto elettronico. Ha promesso di perseguire tutte le vie legali per contestare i risultati, prolungando potenzialmente l’instabilità politica. Il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) sostiene che le elezioni si sono svolte in modo equo e trasparente e sta attualmente esaminando le accuse.

Una nazione sotto assedio: la crisi della sicurezza ecuadoriana

L’Ecuador è precipitato in uno stato di crescente violenza, con bande criminali che esercitano un controllo sempre maggiore su settori chiave della società. Gennaio 2025 ha segnato uno dei mesi più sanguinosi di sempre, con tassi di omicidio in aumento a livelli senza precedenti. La campagna di Noboa si è concentrata fortemente sul ripristino dell’ordine e sulla repressione della criminalità organizzata, promettendo una “mano ferma” per affrontare la crisi della sicurezza. Ha decretato lo stato di emergenza e dispiegato l’esercito in posizioni strategiche in tutto il paese, comprese le prigioni e le regioni di confine. Circa 10.000 soldati sono stati mobilitati per assistere le forze dell’ordine nella lotta contro la violenza delle bande e il traffico di droga.

Sfide economiche e polarizzazione politica

Oltre all’immediata crisi della sicurezza, Noboa eredita un complesso panorama economico. L’Ecuador deve affrontare sfide significative nell’attirare investimenti, creare posti di lavoro e diversificare le sue fonti di energia. Il paese rimane fortemente dipendente dalle esportazioni di petrolio, che rappresentano circa il 40% delle entrate da esportazione. Il tasso di disoccupazione è attualmente del 7,5% e si prevede che la crescita del PIL sarà solo dell'1,5% nel 2025. Noboa ha promesso di attuare riforme economiche volte a stimolare la crescita e attrarre capitali stranieri, ma si trova di fronte a una battaglia in salita in un ambiente politico profondamente polarizzato. Le elezioni hanno approfondito le divisioni esistenti, con i sostenitori di González che rimangono scettici sui risultati e fedeli all’ideologia politica dell’ex Presidente Correa, la cui eredità continua a risuonare con una parte significativa dell’elettorato.

Analisi degli esperti e implicazioni internazionali

“Noboa dovrà costruire ponti”, osserva Cristian Carpio, analista politico dell’Università delle Americhe di Quito. “Il governo deve migliorare urgentemente la percezione della sicurezza e affrontare le cause profonde della violenza. La gestione economica sarà fondamentale per garantire la stabilità e attrarre investimenti.” La comunità internazionale sta monitorando attentamente la situazione in Ecuador. Gli Stati Uniti, in particolare, hanno espresso il loro sostegno agli sforzi di Noboa per combattere il traffico di droga e la criminalità organizzata, offrendo assistenza nella formazione e nelle attrezzature. Tuttavia, la controversia in corso sui risultati delle elezioni potrebbe complicare le relazioni e ostacolare gli sforzi per affrontare le sfide regionali alla sicurezza.

Prospettive future: un percorso precario

Mentre Noboa si prepara ad assumere pieni poteri presidenziali, si trova di fronte a un compito arduo: ripristinare la sicurezza, rivitalizzare l’economia e unire una nazione profondamente divisa. La legittimità della sua vittoria rimane in discussione e la controversia in corso sui risultati delle elezioni potrebbe minare la sua capacità di governare efficacemente. I prossimi mesi saranno fondamentali per determinare se Noboa potrà mantenere le sue promesse e superare le complesse sfide che l’Ecuador deve affrontare. La comunità internazionale osserverà attentamente, sperando che Noboa possa guidare il paese verso un futuro più stabile e prospero, ma il percorso da seguire rimane irto di incertezze.

(Fonti: ANSA, US News, Yahoo News)