Croce trafugata restituita alla Diocesi di Alessandria dopo un restauro finanziato dai Carabinieri
L’impegno delle forze dell’ordine per il patrimonio culturale brilla con il ritorno del manufatto religioso danneggiato a Monsignor Gallese.
Il 9 aprile 2025, i Carabinieri di Alessandria hanno formalmente restituito un crocifisso secolare a Monsignor Guido Gallese, Vescovo della Diocesi di Alessandria, segnando la conclusione positiva di un caso che andava ben oltre il semplice recupero di un oggetto. Il crocifisso, trafugato dalla Chiesa di Santa Maria del Carmine nel centro storico di Alessandria il 10 febbraio 2025, era stato ritrovato, ma presentava danni subiti durante il furto. Ciò che distingue questo caso è la straordinaria decisione dei Carabinieri di finanziare personalmente il completo restauro del crocifisso danneggiato, dimostrando un profondo impegno sia per i compiti delle forze dell’ordine che per la conservazione del patrimonio culturale e religioso locale. Questo atto sottolinea una crescente tendenza da parte delle forze dell’ordine a riconoscere l’importanza di proteggere i beni culturali e a contribuire attivamente alla loro conservazione, andando oltre il semplice recupero di oggetti rubati per garantire attivamente la loro sopravvivenza. Questa è una storia di recupero, restauro e un profondo impegno comunitario.
Il furto e le indagini iniziali
Il furto è avvenuto la sera del 10 febbraio 2025, nella Chiesa di Santa Maria del Carmine, un punto di riferimento nel centro storico di Alessandria, noto per la sua architettura barocca e il suo significato religioso. Il crocifisso, una scultura in legno risalente al XVII secolo, è stato rimosso con la forza dal suo supporto, causando danni sia al manufatto che a una parte dell’altare circostante. I Carabinieri di Alessandria sono intervenuti tempestivamente, avviando un’indagine completa che ha incluso l’analisi forense della scena del crimine, interviste ai testimoni e la revisione dei filmati di sicurezza locali. Gli investigatori hanno rapidamente identificato un potenziale sospettato, portando a una ricerca mirata che ha portato al recupero del crocifisso entro una settimana. Tuttavia, il manufatto è stato trovato danneggiato: una parte del legno era scheggiata e la superficie presentava graffi visibili. Nonostante i danni, il recupero è stato un primo passo significativo. I Carabinieri, tuttavia, non si sono accontentati di recuperare semplicemente l’oggetto rubato.
Un gesto di impegno: il finanziamento del restauro
Ciò che ha veramente contraddistinto questo caso è stata la decisione dei Carabinieri di finanziare personalmente il completo restauro del crocifisso danneggiato. Questa iniziativa è andata ben oltre i loro compiti standard, dimostrando un impegno per la conservazione del patrimonio culturale e religioso della comunità di Alessandria. I Carabinieri hanno incaricato Maestro Lorenzo Rossi, un rinomato artigiano locale specializzato nel restauro di sculture in legno, di intraprendere il delicato compito. Rossi, la cui famiglia è coinvolta nel restauro artistico nella regione da generazioni, ha valutato meticolosamente i danni e ha sviluppato un piano di restauro che ha dato priorità alla conservazione del carattere originale del crocifisso.
Il processo di restauro ha comportato la pulizia accurata del manufatto, il consolidamento del legno scheggiato con adesivi di qualità archivistica e il ritocco della superficie danneggiata per abbinarla alla patina originale. Rossi ha impiegato tecniche tradizionali, evitando l’uso di materiali moderni che avrebbero potuto compromettere l’integrità storica del crocifisso. Fonti interne ai Carabinieri hanno affermato che la decisione di finanziare il restauro è stata un atto deliberato, volto a dimostrare il loro profondo legame con la comunità e il loro rispetto per il suo patrimonio culturale. “Ci vediamo come guardiani di questa comunità, e questo include la protezione dei suoi tesori culturali”, ha affermato il Capitano Marco Ferrari, portavoce dei Carabinieri di Alessandria.
La restituzione e l’accoglienza
La restituzione formale del crocifisso restaurato a Monsignor Guido Gallese ha avuto luogo il 9 aprile 2025, all’interno del santuario della Chiesa di Santa Maria del Carmine. Alla cerimonia hanno partecipato autorità locali, membri del clero e rappresentanti dei Carabinieri. Monsignor Gallese, visibilmente commosso dal gesto, ha accettato il crocifisso restaurato con profonda gratitudine. “Questo atto di gentilezza e dedizione è una testimonianza del forte legame tra i Carabinieri e la comunità”, ha affermato. “Il crocifisso restaurato servirà ancora una volta come un potente simbolo di fede e speranza per il popolo di Alessandria.”
Il crocifisso ha un significato religioso e storico significativo per la comunità locale, essendo stato un punto focale di culto per secoli. Un portavoce della Diocesi di Alessandria ha espresso profonda gratitudine per la dedizione e l’impegno dei Carabinieri nel preservare il patrimonio religioso della comunità. “Questo non è solo il recupero di un oggetto rubato; è un restauro della fede e una riaffermazione della nostra identità culturale condivisa.”
Tendenze più ampie e protezione del patrimonio culturale
Questo evento riflette una tendenza più ampia da parte delle forze dell’ordine a riconoscere l’importanza di proteggere il patrimonio culturale, in particolare i manufatti religiosi. In tutta Europa e oltre, le forze di polizia stanno collaborando sempre più con storici dell’arte, curatori museali ed esperti di restauro per combattere il furto d’arte e preservare i tesori culturali. Dal recupero di capolavori rubati al finanziamento di progetti di restauro, le forze dell’ordine svolgono un ruolo vitale nella salvaguardia del nostro patrimonio culturale condiviso. Il finanziamento proattivo del restauro da parte dei Carabinieri funge da modello per altre forze di polizia, dimostrando che la protezione del patrimonio culturale non è solo una questione di applicazione della legge, ma anche di coinvolgimento della comunità e di gestione culturale.
Un’eredità duratura
La restituzione del crocifisso restaurato alla Diocesi di Alessandria è una testimonianza della dedizione dei Carabinieri di Alessandria e del loro impegno sia per l’applicazione della legge che per la conservazione del patrimonio culturale. Questo atto di restauro va oltre il semplice recupero di un oggetto rubato; rappresenta una riaffermazione dei valori comunitari e un impegno a salvaguardare la nostra identità culturale condivisa. Il crocifisso restaurato continuerà a servire come simbolo di fede e orgoglio culturale per la comunità di Alessandria per le generazioni a venire, un’eredità duratura di un notevole atto di dedizione e spirito comunitario.
