Accordo Globale sulla Pandemia Raggiunto: Un Passo Verso un Futuro Più Sicuro

Storico accordo, frutto delle lezioni apprese dalla COVID-19, dà priorità all’accesso equo, alla sorveglianza e al trasferimento tecnologico per prevenire future crisi sanitarie.

Ginevra, Svizzera – 16 aprile 2025 – In una pietra miliare per la sicurezza sanitaria globale, gli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno raggiunto oggi un accordo unanime su un nuovo patto progettato per prevenire, prepararsi e rispondere a future pandemie. L’accordo, culmine di oltre tre anni di intense negoziazioni, affronta direttamente le lacune emerse durante la crisi del COVID-19 e mira a costruire un sistema sanitario globale più resiliente ed equo.

L’accordo si concentra sul rafforzamento della prevenzione, della preparazione e della risposta alle pandemie, basandosi sui principi di equità, solidarietà e trasparenza. Elementi chiave includono il potenziamento delle capacità di sorveglianza nazionali e regionali, l’istituzione di un sistema per la condivisione dell’accesso ai patogeni e ai benefici derivanti dai relativi prodotti sanitari (come i vaccini) e un impegno per il trasferimento tecnologico reciprocamente concordato.

Dalla Crisi alla Collaborazione: La Genesi dell’Accordo

La pandemia di COVID-19 ha ricordato in modo inequivocabile l’interconnessione della salute globale e le devastanti conseguenze di una preparazione inadeguata. La risposta iniziale è stata ostacolata dalla mancanza di coordinamento internazionale, dall’accesso ineguale a vaccini e trattamenti e da capacità di sorveglianza insufficienti. Riconoscendo questi fallimenti critici, l’OMS ha avviato alla fine del 2021 un processo per sviluppare un accordo legalmente vincolante che affrontasse queste debolezze sistemiche. Le successive negoziazioni, sebbene complesse e spesso piene di sfide, hanno portato a un accordo basato sul consenso che riflette una comprensione condivisa della necessità di un’architettura sanitaria globale più solida ed equa.

Pilastri Chiave dell’Accordo: Sorveglianza, Equità e Tecnologia

Il nuovo accordo si basa su tre pilastri fondamentali. In primo luogo, sottolinea il rafforzamento delle capacità di sorveglianza nazionali e regionali. Ciò include sistemi di allerta precoce migliorati, meccanismi di condivisione dei dati potenziati e maggiori investimenti nella capacità di laboratorio. L’accordo riconosce che il rilevamento precoce e la risposta rapida sono cruciali per contenere le epidemie prima che si trasformino in pandemie. In secondo luogo, l’accordo dà priorità all’accesso equo alle risorse relative alle pandemie, inclusi vaccini, terapie, diagnostica e dispositivi di protezione individuale. Questo impegno si basa sulla comprensione che una pandemia ovunque è una minaccia per tutti e che nessuna nazione può essere veramente al sicuro finché tutte le nazioni non sono protette. L’accordo stabilisce meccanismi per facilitare la distribuzione equa e tempestiva di queste risorse, in particolare ai paesi a basso e medio reddito.

Infine, l’accordo affronta la questione critica del trasferimento tecnologico. Riconoscendo che l’innovazione è essenziale per la preparazione e la risposta alle pandemie, l’accordo promuove la condivisione di conoscenze scientifiche, competenze tecnologiche e capacità produttive. Ciò include disposizioni per il trasferimento tecnologico reciprocamente concordato, garantendo che tutte le nazioni abbiano accesso agli strumenti necessari per combattere le future minacce alla salute. Un componente centrale di questo pilastro è l’istituzione di un “Sistema di Accesso ai Patogeni e Condivisione dei Benefici” (PABS), un registro dei patogeni e dei prodotti sanitari derivati dal loro utilizzo, come vaccini o test, progettato per garantire un’equa condivisione dei benefici. Il PABS fungerà da archivio centrale di informazioni, consentendo il tracciamento trasparente dei patogeni e facilitando accordi di condivisione dei benefici tra paesi e istituzioni di ricerca. L’accesso al registro sarà regolato da protocolli stabiliti, garantendo sia la sicurezza dei dati che l’equo accesso per tutti gli Stati membri.

Bilanciare la Sovranità e la Cooperazione Internazionale

Una sfida chiave durante le negoziazioni è stata quella di bilanciare la necessità di cooperazione internazionale con il rispetto della sovranità nazionale. L’accordo finale raggiunge un delicato equilibrio, affermando il diritto sovrano degli Stati di prendere decisioni relative alle proprie politiche sanitarie pubbliche, sottolineando al contempo l’importanza dell’azione collettiva. L’accordo afferma esplicitamente che non intende ledere la sovranità nazionale, ma piuttosto fornire un quadro per una maggiore collaborazione e coordinamento.

L’Assenza degli Stati Uniti e le Implicazioni Future

È importante notare che gli Stati Uniti non hanno partecipato alle fasi finali delle negoziazioni, citando preoccupazioni per la sovranità nazionale e le potenziali limitazioni alla loro capacità di rispondere a future emergenze sanitarie. Questa decisione è derivata da specifiche obiezioni a clausole percepite come potenzialmente lesive della loro autorità decisionale nazionale durante una crisi sanitaria pubblica. Sebbene questa assenza sia uno sviluppo significativo, i sostenitori dell’accordo sostengono che rimane un risultato prezioso, dimostrando l’impegno della stragrande maggioranza delle nazioni a rafforzare la sicurezza sanitaria globale.

L’accordo sarà ora presentato all’Assemblea Mondiale della Sanità per l’approvazione e entrerà in vigore una volta ratificato da un numero sufficiente di Stati membri. Il processo di ratifica richiede che due terzi degli Stati membri approvino formalmente l’accordo. L’OMS prevede che l’accordo sarà pienamente ratificato e attuato entro la fine del 2026. L’accordo rappresenta un passo storico verso un futuro più sicuro e resiliente, ma il suo successo finale dipenderà dall’impegno costante di tutte le nazioni. Ciò include maggiori finanziamenti per i sistemi di sorveglianza, l’istituzione di un fondo di risposta rapida e un impegno per l’accesso equo a vaccini e trattamenti.